“… Allora è apparsa una vecchietta con un uomo. Suo marito.
La vecchietta ha detto:sono la figlia della prima moglie di Malevič.
Cosi abbiamo trovato la tomba.
Un cubo bianco;cubo suprematista disegnato dall’amico Suetin.
Su una delle facce un quadrato che era nero e adesso è rosso.
Abbiamo capito dopo che quel giorno era l’anniversario della morte di Malevič. 15.5.1935.” Ettore Sottsass,Foto dal finestrino,ed. Adelphi,Milano, 2010 , pg.8 – 9
Kasimir Malevič nacque il 23 febbraio 1879 nei pressi di Kiev.La sua formazione è poco nota. Verso la fine del 1900 si trasferisce con la madre a Mosca e li frequenta la Scuola di Pittura ,Plastica ed Architettura. La concezione artistica che gli viene proposta in quegli anni di studio fu il realismo impressionistico che caratterizzò le sue prime composizioni con colori estremamente vivaci e con forme semplificate, tali da ricordare abbozzi infantili.
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Bagnante , 1910
Realizzato con tempera |
Da sempre Malevič ha dimostrato una sensibilità per gli eventi cosmici della natura. Infatti, in un diario del 1923 ,il pittore rammenta queste precoci esperienze della natura: “ l’avvicinarsi delle nuvole primaverili minacciosamente e cupamente sospese nel cielo, il riflesso del sole nell’acqua del disgelo, lo scorrere fuggevole delle bianche nuvolette e soprattutto i temporali”. Malevič ricorda come , a 4 anni , di notte ,andasse sulla porta di casa per vedere i lampi, che per un breve attimo svelavano un incantevole scorcio di paesaggio.
Nel 1912 Malevič introduce un’architettura dalla superficie più libera ed astratta ,influenzata dal Cubismo sintetico di Picasso. Lo attrae la possibilità di accogliere, entro un’unica composizione figure e spunti narrativi quanto più possibili eterogenei. Ma ben presto abbandonò anche questa concezione per dare inizio al suo Suprematismo, al quale lui stesso indica il 1913 come anno di nascita.
“ Nel 1913, quando mi sforzavo disperatamente di liberare l’arte dalla zavorra del mondo oggettivo, mi rifugiai nella forma del quadrato ”.
Kasimir MALEVIC,Suprematismo temi e problemi,ed.De Donato,Bari,1969 ,pg.24
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Suprematismo con 8
rettangoli rossi,1915
olio su tela |
Nella pittura di Malevič ha dunque luogo una svolta stilistica e compositiva: manca l’ordinamento simultaneo , cadono frammenti e dettagli figurativi, scompare qualsiasi effetto di profondità.
Le composizioni ,dal formato spesso quadrato, si riducono ad un unico ed elementare contrasto di colori stesi piatti e uniformi in ampie superfici . Malevič chiama “ suprematiste ” le proprie composizioni bicrome o monocrome proprio per la loro intransigente e suprema semplicità.
"Quadrato nero", "Croce nera" e "Cerchio nero", eccoli i primi tre monocromi, i primi "tre numeri" cult della serie dei quadri suprematisti , targati 1913, una trilogia prologo che sta alla base della genesi del rivoluzionario programma dell'artista russo Kazimir Malevic, tre opere considerate icone del Ventesimo secolo per quel drastico ed estremo atto di rottura definitiva contro l'idea di arte come rappresentazione e imitazione naturalistica. Opere slogan che decretano il totale libero arbitrio della sensibilità umana in cui il pittore era in grado di rispecchiarne le proprie “ emozioni”.
Ed è proprio nello scritto, pubblicato nel 1922 , Suprematismo : il mondo della non – oggettività o il nulla affiancato che Malevič riassume i presupposti ideologici e teorici che lo portarono a sviluppare le prime radicali manifestazioni innovatori in quella pittura non – oggettiva i cui elementi di base sono geometrici.Il rapporto tra figure e macchine è la risposta al fatto che Malevič vuole comunicare un carattere,appunto quello dell'artista-costruttore.Cerca dunque di trovare analogie,perchè solo queste permettono di raffigurare l'interiorità del modello.
Dunque i quadri di Malevič sono puri prodotti di meditazione e puri oggetti di contemplazione : icone del nuovo modo di sentire il mondo.
Eppure, la sua intera parabola artistica rimane poco conosciuta. Ma quando pochi anni fa, i suoi quadri vennero ripresentati al pubblico,nel confronto con l’arte Concreta Contemporanea essi rivelarono una qualità molto singolare:erano la testimonianza di quella trasformazione profonda della percezione del mondo che Malevič aveva cercato di cogliere attraverso il concetto fondamentale di mondo non oggettivo.
Riferimenti bibliografici:
Michele DANTINI,Silvia GUASTALLA, Il racconto dell'arte Dal neoclassicismo all'arte contemporanea vol.3, ed. Archimede,Milano,2003,pg.265,266
Kasimir MALEVIC,Suprematismo temi e problemi,ed.De Donato,Bari,1969,pg.15,17,18,19,23,24,33
Immagini tratte da:
http://www.centroarte.com/images/malevic/Bagnante,%