In maniera sorprendente mi accorgo di stringere tra le mani delle geometrie pure, è un esagono alla base.
In essa vedo l'unione di due triangoli equilateri. Triangoli, simboli della stabilità, segno insostituibile della comunicazione. Il triangolo, infatti, dà un orientamento, è la testa della freccia.
Incredibile! Tutti noi abbiamo sempre stretto nel pugno un piccolo esagramma. Una Stella. La Stella di David.
Ho ripensato alle letture fatte in questi giorni su tutto ciò che è aureo e non. Ho ricordato che anche nel pentagono è il triangolo a comparire, e di conseguenza il pentagono racchiude in se una stella. Ma questa volta si tratta della stella a cinque punte. La stella che è il simbolo della sezione aurea.
In sintesi la costruzione di queste due figure geometriche è molto simile. La differenza sta solo nei numeri che ne cambiano le forme.
Allora ho seguito il suggerimento. Ho preso la mia matita in mano ed ho disegnato...
Ho disegnato un FUMETTO...ho fatto delle piccole figure che raccontassero i miei ragionamenti per arrivare in conclusione ad un mio pensiero personale sulla sezione aurea.
"Cos'è la sezione aurea?" si chiede la mia matita.
Per rispondere a questa domanda, vorrei citare le definizioni di sezione aurea che mi sono state date dal professore di Progettazione architettonica1 e dalla sua collaboratrice:
"La sezione aurea è uno dei sistemi più affascinanti della ricerca delle proporzioni. E' sempre stata un elemento importante dell'architettura e molto spesso si confronta con quelle che sono le proporzioni del corpo umano." Definizione del prof. Ottavio Salvatore Amaro.
"La sezione aurea è geometria. Geometria usata dai principi del rinascimento ai giorni nostri, dall'architettura al design. Le Corbusier progetta tutto con la sezione aurea." Definizione dell'architetto Giovanna Falzone.
Approfondiamo le due definizioni.
Per sezione aurea indichiamo un numero definito da una relazione di proporzionalità che intercorre tra le due parti in cui è diviso un segmento e l’intero segmento stesso. Tale particolare numero ricorre nella natura e in numerosi manufatti e creazioni umani, ovunque cioè si riconosca la bellezza che deriva dall'armonia delle proporzioni.
Se tagliamo un oggetto in una determinata lunghezza, in un determinato punto, questo viene diviso in due parti, che di regola non sono ugualmente lunghe, ma tra cui lunghezze esiste un determinato rapporto. I due pezzi stanno a loro volta in un determinato rapporto con la lunghezza totale.
In un caso solo il rapporto è semplice, ossia quando il suddetto metro viene tagliato in due pezzi esattamente uguali.
La lunghezza del pezzo più piccolo deve essere di 38,2 cm, mentre quello del pezzo più grande 61,8 cm. Quindi X:Y=38.2:61.8 o 61.8:100 (il pezzo piu lungo sta al totale). Quindi 0.618:1, ecco trovato il numero che corrisponde alla sezione aurea.
E’ questo il rapporto che ricorre con sorprendente frequenza nella natura e nel cosmo, generalmente sotto forma di un rapporto che è entrato da secoli a far parte del linguaggio delle arti figurative.
Anche Platone si è occupato della sezione aurea, facendone cenno nel Timeo come una proporzione divina.
Tutti volumi con delle forme geometriche ben precise, basate su una costruzione nata dal triangolo. Come la mia matita appunto.
Li ho disegnati e costruiti per poi utilizzarli semplicemente come delle piccole lampade.
La conoscenza di Platone inoltre, induce a riformulare una visione di tutto il cosmo e a darci la consapevolezza che noi siamo parti organiche di quest'ultimo, di cui riflettiamo e contemporaneamente siamo in grado di scoprire leggi.
Dio si immedesima con la perfezione matematica e con la ragione, donde deriva l'idea razionale.
La natura, la creazione sono il risultato di questo processo.
Un personaggio importante che abbraccia questo pensiero di Platone è Le Corbusier. Egli scrive: "Si dice che il volto è bello quando
la precisione delle fattezze e la disposizione dei lineamenti rivelano proporzioni che sentiamo armoniose perché provocano nel nostro intimo, al di là dei nostri sensi, una risonanza, una sorta di tavola armonica che si mette a vibrare. Traccia di un assoluto indefinibile preesistente in fondo al nostro essere. Questa tavola armonica che vibra in noi è il nostro criterio di armonia. Deve essere su quest'asse sul quale l'uomo è organizzato, in accordo perfetto con la natura e, probabilmente con l'universo, quest'asse di organizzazione che deve essere lo stesso di quello sul quale si allineano tutti i fenomeni o tutti gli oggetti della natura, quest'asse ci conduce a supporre un'unità di gestione dell'universo, ad ammettere all'origine un'unica volontà."
Le Corbusier studia nel Modulor le dimensioni dell'uomo e dello spazio abitativo.
Il corpo umano viene scelto come base dei numeri...è l'uomo la proporzione aurea che regola i nostri rapporti con ciò che ci circonda.
Realizza mobili sempre più semplificati, basati sul ritorno alla loro essenziale ed elementare funzionalità.
Tavolo, sedia, poltrona, chaise longue e letto devono rispondere alle loro funzioni ergonomiche e biologiche ed essere a misura del corpo umano.
E così, sempre con la matita in mano, decido di ridisegnare alcune "attrezzature per l'abitazione" che Le Corbousier ed altri designer realizzano, per studiarne l'armonia ed il rapporto aureo.
Per realizzare una guida che tenga i fogli, applico dei fori sul cartoncino che distano rispettivamente l'uno dall'altro 1cm, 2cm, 3cm, ecc. secondo quella che è la serie del Fibonacci, e faccio passare all'interno dello spago.
Decoro la mia copertina applicando un foglio bianco al di sopra, in modo da ricordare il "quadrato Bianco su fondo Bianco" di Kazemir Malevich, che nel 1915 sviluppa i principi teorici del Suprematismo. Il quadrato è la forma geometrica su cui si basa la sua sperimentazione pittorica ed utilizza il rapporto aureo per lo studio dei colori con i quali evidenzia la sensibilità dell'essenza degli oggetti, trovando la teoria astratta dell'universo.
Un Universo creato da un Dio, forse matematico. Ecco perchè sulla copertina disegno la mano di Dio,una mano aurea, che crea il tutto con questo rapporto, e che tocca la mano della matita, la protagonista del fumetto.
Disegno sulla parte inferiore del cartoncino, la matita sulla Lambretta di Pier Luigi Torre come simbolo di quello che è stato un viaggio alla scoperta della sezione aurea. Infine realizzo dei fori, dove faccio passare lo spago, per poter creare un sostegno per una matita, o una penna.
Riferimento testo: C.J. Snijders, La Sezione Aurea, Franco Muzzio Editore, Como,1993