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"Si continua ad abbandonare qualcosa. Si continua a dire addio. Il problema, forse, è cercare d'inventare nuove perfezioni, pensare che ogni momento è una perfezione che comunque si può perfezionare..."

Ettore SOTTSASS, Scritto di notte, maggio 2010

"Si procede per tentativi, valutando empiricamente le diverse soluzioni possibili..."

Enzo MARI, 25 modi per piantare un chiodo, marzo 2011

la foto di fondo è un autoritratto dell'Autrice all'esterno di The Cloud Gate, AT&T Plaza, Millenium Park, S Michigan Ave, Chicago, Illinois, comunemente chiamato The Bean, il Fagiolo,agosto 2011

sabato 12 novembre 2011

Suprematismo - Nikolai Suetin

Pubblicato da Valeria Corea a 11/12/2011 04:36:00 PM 
"Anastasia la ragazza di Mosca è molto amica di Barbara e le ho detto che volevo salutare la tomba di Malevich".
Ettore SOTTSASS, Foto dal finestrino, ed. Adelphi, Milano, 2009, pag. 9

Kazimir Severinovich Malevich artista russo, nato vicino Kiev nel 1878 e morto a Leningrado nel 1935, diede vita al Suprematismo.
Studiò a Mosca nel 1903 all’Istituto d’Arte, Scultura ed Architettura ed i suoi primi lavori appartenevano alla corrente Impressionista. Abbandonata quest’ultima si iscrisse alla Moscow Artists’ Association dove cominciò a sperimentare nuove forme artistiche attraverso la combinazione tra Cubismo e Futurismo, fino a definire i caratteri del Suprematismo.
La parola Suprematismo deriva da supremazia e alla base di tutto vi è il quadrato: forma geometrica elementare e al contempo assoluta.
Il Suprematismo si evolve in due fasi.
La prima, definita come Suprematismo Meccanico che arrivando all'astrazione dopo un processo rapido di semplificazione delle forme, crea opere basate su rigide costruzioni geometriche (il quadrato) e sui non-colori (bianco e nero).
Mentre la seconda è definita Suprematismo Cosmico al quale appartiene il dipinto “Quadrato nero su fondo bianco” e che rappresenta la sensibilità (il quadrato nero) incorniciata dal niente (il contorno bianco). La sensibilità dell’assenza degli oggetti cerca e trova l’essenza astratta dell’universo. Malevic, come altri artisti del suo tempo, si convinse che il mondo esterno non era più sufficiente come base per l’arte.
Nel 1919, Malevich ritiene conclusa la sua ricerca suprematista e comincia a fare l'insegnate nell'Istituto d'Arte di Vitebsk. Uno dei sui allievi sarà Nikolai M. Suetin (1897-1954). Questo assieme ad altri allievi e docenti formeranno un gruppo, UNOVIS, che avrà come scopo quello di collaborare creativamente sui principi e le idee del Suprematismo. Nella loro prima rubrica scriveranno: "Tenete un quadrato nero come simbolo dell'economia mondiale. Nel vostro workshop disegnate un quadrato rosso come simbolo della rivoluzione artistica del mondo".
Nel 1920, il regime sovietico cominciò a reprime l'arte astratta perchè non adatta alla propaganda politica e Malevich decise quindi di sostenere il "realismo sovietico". Negli anni successivi viaggiò molto per esportare il suo lavoro, entrando in contatto con personaggi di spicco tra cui Le Corbusier e Gropius. Fu però il contatto con questi artisti tedeschi e le nuove sorti del regime sovietico a causare l'arresto di Malevich e la distruzione di alcune sue opere e scritti. Uscito dal carcere Malevich ricominciò a dipingere utilizzando uno stile figurativo. Nel 1933 scoprì di essere ammalato di cancro e nel 1935 espose i suoi ritratti più recenti alla "I mostra degli artisti di Leningrado". Fu l'ultima sua esposizione.
In sua memoria, il discepolo Nikolai Suetin progettò un'urna cineraria. Un cubo bianco con un quadrato nero, ma la seconda guerra mandiale e la volontà da parte del regime di cancellare il passato fece sparire tutto fino al 1988. In tale data l'opera venne ricostruita e ricollocata lì dov'era stata posta, con la differenza che quel quadrato nero è ora rosso.
"Un cubo bianco; cubo suprematista disegnato dall'amico Suetin"
Ettore SOTTSASS, Foto dal finestrino, ed. Adelphi, Milano, 2009, pag. 9

 Immaginihttp://www.settemuse.it/pittori_scultori_europei/kazimir_malevich.htm

               Boulevard, Kasimir Malevich, 1903
               Autoritratto, Kasimir Malevich, 1909-1910, Museo Russo St. Petersburg.
               Primavera, Kasimir Malevich, 1905,
               Eclisse solare con Monnalisa, Kasimir Malevich
               Suprematism (Supremus #58. Yellow and Black), Kasimir Malevich, 1916, Museo Russo St. Petersburg.
               Busto di donna, Kasimir Malevich
http://artinvestment.ru/en/invest/events/20110314__borovikov.html
               Nikolai Suetin
               Tavolino con sedie, Nikolai Suetin, 1920 circa
http://loungeoflusciousart.blog.kataweb.it/tag/casa-daste/
               Senza titolo, Nikolai Suetin, 1922
http://www.moma.org/collection/browse_results.php?criteria=O%3AAD%3AE%3A5718&page_number=5&template_id=1&sort_order=1
               Teiera, Nikolai Suetin, 1922, MoMA NY
               Piattino, Nikolai Suetin, 1923, MoMA NY
Bibliografia Testo
               http://www.settemuse.it/pittori_scultori_europei/kazimir_malevich.htm
               http://www.guggenheim.org/new-york/collections/collection-online/show-full/bio/?artist_name=Kazimir%20Malevich
               http://www.guggenheim.org/new-york/collections/collection-online/show-full/movement/?search=Suprematism
               http://en.wikipedia.org/wiki/Nikolai_Suetin
http://books.google.it/books?id=Yp3dV3xbzZoC&pg=PA40&lpg=PA40&dq=Nikolai+Suetin+suprematisti&source=bl&ots=9q8a8foI2c&sig=8w3MztJkxcBoBvoYUo7g6FC6Tpo&hl=it&ei=b6C-Tv2TIY6UOofbzNUB&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=5&ved=0CEUQ6AEwBA#v=onepage&q&f=false
http://www.scribd.com/doc/21969200/Circling-the-square-Avant-Garde-porcelain-from-revolutionary-Russia

    venerdì 11 novembre 2011

    E.M. Omero, l'Iliade e l'Odissea - Platone

    "La ricerca dell’essenziale diventa la mia ossessione. Una molla che scatta se leggo Omero e inizio a riflettere su come l’Iliade e l’Odissea siano nate dalla trascrizione di poemi sulla storia dell’uomo e di miti delle origini tramandati a voce da antichi cantori che, di volta in volta, ne hanno limitato i versi, introducendo una parola più esatta al posto della precedente."
    Da Enzo MARI, 25 modi per piantare un chiodo, ediz. Mondadori, Milano, marzo 2011, 1° ediz. cap III pag 29

    Entrambe le opere sono attribuite ad Omero e narrano delle vicende che hanno preceduto, riguardato e succeduto l’evento della guerra di Troia. In particolare l’Iliade narra della Guerra di Troia, di come si è svolta attraverso i suoi personaggi principali tra i quali il “pelide Achille”, Agamennone, Ulisse ed Elena. L’Odissea narra invece del burrascoso ritorno di Ulisse nella sua terra natale Itaca una volta conquistata Troia.
    L’Iliade è in ordine cronologico il primo, e non tratta, come dell’intera guerra di (10 anni), ma di un particolare episodio, l’ira di Achille in seguito alla morte dell’amico e cugino Patroclo, che si svolge in un periodo di soli 51 giorni.
    I principali protagonisti sono Achille, Agamennone, Menelao, Aiace ed Ulisse dalla parte dei greci assedianti, Ettore, Priamo, Paride, Cassandra, Ecuba da parte dei Troiani. Sarà proprio Ulisse a consigliare all’esercito di Agamennone di utilizzare lo stratagemma del cavallo di Troia nel quale si nascose un drappello di soldati che espugnarono la città aprendo le porte all’esercito fuori dalle mura.



    L’Odissea tratta invece del ritorno a casa dell’eroe Ulisse (Odisseo) e del suo lunghissimo viaggio verso l’isola di Itaca.
    Per aver peccato, mancando di rispetto agli dei (Ulisse crede che la vittoria sia merito suo e di non dover nulla alle divinità), il Dio dei Mari ostacolerà il suo viaggio. I principali protagonisti sono Ulisse, Penelope, la maga Circe, la dea Calipso, Eolo il Dio dei Venti, Atena, Telemaco (figlio di Ulisse). Personaggi divenuti celebri da questo epico racconto sono il Ciclope Polifemo, battuto con l’astuzia, le sirene ammaliatrici, sfidate e vinte, e la maga Circe.



    Figura 1 Maga Circe, Figura 2 Polifemo, Figura 3 Le sirene

    L’Iliade venne composta nella regione della Ionia Asiatica intorno al 720 a.C mentre la datazione dell’Odissea viene comunemente fatta risalire al periodo tra l’800 a.C. e il 700 a.C.
    Sono entrambe suddivise in 24 libri, ognuno dei quali indicato con una lettera dell’alfabeto greco minuscolo. La lingua usata è il greco antico e il tono narrativo è maestoso per entrambe le opere.



    Link di riferimento:









    "Ci portiamo un telone che serva da tenda, due padelle, un chilo di sale e qualche forma di pane, due canne da pesca e due libri: io qualcosa su Platone, lui su un libro dello scrittore francese Octave Mirbeau..."
    Da Enzo MARI, 25 modi per piantare un chiodo, ediz. Mondadori, Milano, marzo 2011, 1° ediz. cap III pag 29

    Platone
    Platone nasce ad Atene da una famiglia aristocratica nel 428 a.C. e vive da protagonista la sconfitta di Atene contro Sparta nella guerra del Peloponneso. Discepolo di Socrate, rimane profondamente turbato dalla morte del maestro, avvenuta nel 399 a.C. per condanna a morte.Da allora incentra tutta la sua filosofia al raggiungimento dello stato perfetto, creando un suo stato utopistico descritto nel dialogo "La Repubblica", progetto che verrà rivisto in età più matura.Dopo la morte del maestro, viaggia molto, recandosi a Megara, in Egitto, nella Magna Grecia e in altri paesi. Nel 387 a.C. apre l'Accademia ad Atene, una scuola filosofica e insieme di formazione scientifica e politica.Convinto poi che tutte le città greche fossero mal governate, si impegna nell'attività politica. Si reca più di una volta a Siracusa, la più potente città della Magna Grecia per convincere il tiranno Dionigi a effettuare un cambiamento nel suo sistema politico. Sconfitto tutte e tre le volte, rientra ad Atene dove muore a 80 anni nel 348 a.C.
    FEDRO – Ma dimmi, per Zeus, tu, o Socrate, credi ancora che questo mito sia vero?
    SOCRATE – Ma se io non ci credessi, così come non ci credono i sapienti, non sarei lo strano uomo che sono. E in questo modo, facendo il sapiente, potrei sostenere che un colpo di vento di Bòrea gettò Orizia giù dalle rupi lì vicino, mentre stava giocando con Farmacèa, e che, dal momento che era morta in tal modo, si sparse la voce del suo rapimento da parte di Bòrea. [...] Per quanto mi riguarda, o Fedro, considero queste interpretazioni ingegnose, però proprie di un uomo molto esperto e impegnato, ma non troppo fortunato: se non altro, per il motivo che, dopo questo, diventa per lui necessario raddrizzare la forma degli Ippocentauri, poi quella della Chimera, e gli piove addosso tutta una folla di tali Gòrgoni e Pègasi e di altri esseri straordinari e le stranezze di certe nature portentose.
    (Platone, Fedro, 229b-230a, Rusconi, Milano, 1993, p. 41-43)


    atlantide_bis.jpg
    Il mito di Atlantide
    il mito dell'androgino - Naturopatia.fm
    Il mito dell'Androgino
    Il mito di Platone.Il mito è un racconto, una narrazione di vicende di cui sono protagonisti gli Dei, semidei o eroi. Era trasmesso per tradizione orale, raccontava le vicende di figure divine o eroiche o dell'origine degli stessi Dei. Famose sono le Teogonie, le narrazioni sulla nascita degli Dei, e le Cosmogonie, i racconti sulla creazione dell'Universo. Aveva un forte significato simbolico e religioso, perchè dal mito si può cogliere l'essenza profonda della realtà.
    Con l'avvento della filosofia, nel VI secolo a.C., questa forma di narrazione era stata accantonata o addirittura rinnegata dai filosofi, poiché non considerata razionale come la filosofia doveva essere. Il mito in Platone viene di nuovo rivalutato, come era già successo con
    Socrate, e torna ad essere una forma di comunicazione valida, dopo un periodo di quasi totale abbandono con l'avvento della filosofia. Platone utilizza il mito all'interno dei suoi dialoghi per spiegare le cose nella maniera più semplice possibile, di modo che siano comprensibili a tutti o per lo meno a buona parte della popolazione ateniese.

    Il mito della caverna
    I miti descritti da Platone non coincidono con quelli tramandati dalla cultura letteraria del suo tempo, né dalla tradizione religiosa, ma sono realmente una creazione fresca e viva del suo genio filosofico, che se ne serve per esprimere quelle verità che il Logos razionale, o meglio la Dianoia (la conoscenza discorsiva, che procede per gradi, in contrapposizione a quella intuitiva), non appare in grado di cogliere e tanto meno di descrivere in maniera adeguata. Dunque il mito è la sola forma di conoscenza capace di slanciarsi verso le verità più alte dell’anima e di tradurre in parole le forme più elevate del conoscere.Tra questi ricordo: Il mito della Caverna, il mito della Biga Alata, il mito del Fanciullino, il mito dell’Androgino, il mito dei Cigni e il mito delle Stirpi.




    Link di riferimento:

    E.M. Giuseppe Guerreschi e Bepi Romagnoni dell'area della Nuova Figurazione, Aldo Carpi - E.S Suprematista







    Ritratto di Francis Bacon eseguito
    dal vivo nel 1960 da Reginald Gray
    “A Brera frequento compagni come Giuseppe Guerreschi e Bepi Romagnoni, dell’area della Nuova Figurazione, che mi rispettano, ma non pensano che sia un artista”.
    Enzo MARI, 25 modi per piantare un chiodo, ediz. Mondadori, Milano, marzo 2011, 1° ediz., pag. 29
    La Nuova Figurazione (in francese Nouvelle Figuration) è stata una tendenza artistica delineata in Francia nella seconda metà degli anni sessanta del Novecento.
    L'espressione equivalente in Italia, ha indicato gli sviluppi del realismo in chiave esistenziale, principalmente debitori dei modi e della poetica di Francis Bacon (Realismo Esistenziale), tra le figure dei realisti del secondo ‘900. 
    Nell’opera dell’artista inglese le figure umane, sempre al centro dei suoi dipinti, non sembrano distorte e deformate da drammi esistenziali e interiori, ma dall’azione coercitiva e torturatrice dell’ambiente al limite della mutazione antropologica e genetica.
    Bacon non presenta le cause delle deformazioni che intende già conosciute e sofferte da tutti, ne illustra con fredda e spietata lucidità gli effetti, offrendo alla vista la mostruosità di corpi da cui sembra sia stata estratta l'anima presi da atroci e sfiguranti convulsioni. E la condizione di queste figure appare senza speranza, senza via di uscita, come un preinferno terreno; è una prigionia di terrore, solitudine e sofferenza forse mai espressa con tanta definitiva convinzione.


                                                                 
                                                                               Francis Bacon (1909-1992), Tre studi per il 
                                                                           ritratto di Henrietta (1969),pannello sinistro
    Questa violenta carica espressionistica baconiana ha avuto una forte influenza su molti artisti dell'area della "Nuova Figurazione", caratterizzata, infatti, da un riaccostamento all'iconicità e dal reinserimento dell'elemento figurale nella pittura e nella scultura, analizzado le conseguenze sulla debole struttura umana. L'uomo nelle opere di questa tendenza mostra tutte le tracce, ferite e cicatrici del suo essere sottoposto ad un modo di vivere inadeguato alle sue aspirazioni, del suo essere travolto da un'esistenza che non vuole più rispettarne l'integrità fisica e morale. E' un uomo deformato dal coinvolgimento con la vita urbana; sempre più simile e adeguato all'ambiente, ma con un grido sempre represso e in agguato che sta per esplodere nella rivoluzione o cadere nella demenzialità.
    Giuseppe Guerreschi e Bepi Romagnoni sono fra i maggiori rappresentanti italiani.


    Giuseppe Guerreschi, MI,1964

    Giuseppe Guerreschi 
(Milano, 1929 - Nizza 1985 ) è nato a Milano nel 1929 e ha iniziato la sua formazione artistica presso l'Accademia di Brera. La pittura di Guerreschi acquista una carica drammatica, che lo spinge ad un costante esame, dove egli coglie gli aspetti molteplici della vita, nonché le lacerazioni e le contraddizioni dell’uomo e degli oggetti di uso quotidiano, nei suoi lavori l'artista si appropria della vita, scrutandola, osservandola e restituendola calda e pulsante attraverso i suoi quadri. Della sua opera si ricorda il "periodo giudaico", le "donne", i "ritratti", la "Vietnam suite" ed i viaggio intorno al "mondo fantastico di Fussli".

    Guerreschi Giuseppe,Secondo ritratto
     di Ottavia Manunta,Finarte,Milano

    Romagnoni Bepi



    Romagnoni Bepi è nato a Milano nel 1930 e morto a Capo Carbonara (Cagliari) nel 1964.
Pittore italiano, si formò presso l'Accademia di Brera.
Definì una nuova figurazione tesa a narrare la condizione esistenziale dell'uomo contemporaneo, sviluppando la sua pittura nell'ambito della crisi del realismo e valendosi di suggestioni informali e di immagini fotografiche.
Dal 1960 realizzò opere caratterizzate dall'uso del collage combinato a una pittura di maniera informale. Tra le sue opere "Racconto" 1963, "bambina Uccisa" 1957, “Generale” 1957.

    Romagnoni Bepi - 
    "bambina Uccisa", 1957




    “Se insisto tanto con i ricordi di questi anni di formazione è perché sono convinto che, per il sottoscritto, la vera anima del design sia stata, e sia tutt’ora, l’arte”.
    Enzo MARI, 25 modi per piantare un chiodo, ediz. Mondadori, Milano, marzo 2011, 1° ediz., pag. 29-30
    Enzo Mari frequenta i due artisti presso l’Accademia di Brera,i quali partecipavano al corso di pittura tenuto da Aldo Carpi. Nonostante il lavoro di Mari sia differente dai due compagni (a causa delle sue troppe domande,infatti, era stato escluso da tutti i corsi finendo così a seguire il corso di scenografia), e nonostante non sia considerato da quest’ultimi un artista, egli si confronta e sfrutta queste situazioni per conoscere, crescere e formarsi. 


    “Finalmente arriva il gran giorno e m’iscrivo al corso di pittura, tenuto da Aldo Carpi, che mi impartisce le prime indicazioni tecniche su come stendere la tela su telaio,prepararla e così via. Dopo un mese, mi consiglia di cambiare corso, perché continuo a fare domande e non mi accontento mai delle risposte”.
    Enzo MARI, 25 modi per piantare un chiodo, ediz. Mondadori, Milano, marzo 2011, 1° ediz., pag.24


    Autoritratto Aldo Carpi 1959

    Il deportato,1951
    Aldo Carpi (Milano 1886-1973), pittore e scultore, è stato una figura importante nella storia dell’arte italiana del XX secolo. Allievo di Cesare Tallone a Brera, espone alla Biennale di Venezia già nel 1914. Dal 1930 è docente di pittura a Brera e lavora a importanti commissioni pubbliche, come le vetrate per la Chiesa di San Simpliciano (1927), la via crucis per la Chiesa di Santa Maria del Suffragio (1930-32) e le vetrate per il Duomo (1934).
Per la sua intransigente posizione di antifascista Carpi durante la guerra è deportato nel campo di Gusen a Mauthausen. Tornato a Milano dopo la Liberazione, viene eletto direttore dell’Accademia di Brera per acclamazione e già nel 1945, sotto la sua guida, gli studenti possono ricominciare i loro studi in aule ancora semi diroccate dai bombardamenti. L’artista continuerà l’insegnamento fino al 1958. Il Comune di Milano gli conferisce la medaglia d’oro per meriti culturali e gli dedica una mostra antologica alla Rotonda della Besana nel 1972
    Il bacino di San Marco a Venezia, 1937


    E.S Suprematista

    Ettore SOTTSASS, Foto dal finestrino, ediz. Adelphi, Milano, 2009, pag. 9
    suprematista agg. e s. m. e f. [der. di suprematismo] (pl. m. -i). – Del suprematismo: il movimento s., le teorie s., la pittura s.; come sost., esponente, rappresentante del suprematismo: l’influenza dei s. sull’arte tedesca degli anni Trenta.
    Il Suprematismo, fondato nel 1913 da Kasimir Malevic (1878-1935), partendo dalla ricerca formale del Cubismo analitico, puntava alla spazialità astratta dei simboli geometrici (rettangolo, cerchio, triangolo, ecc.). Il Manifesto del Suprematismo uscì a Pietroburgo nel 1915 e nel '20 ne venne pubblicato il saggio più importante: “Il suprematismo, ovvero il mondo della non rappresentazione”, dove i suoi concetti su arte e poetica vengono enunciati compiutamente.
Malevic riteneva che il mondo dell'oggettività, con la sua congerie di significati pratici ed estetici, fosse per l'artista un elemento di distrazione in cui rischiava di smarrirsi, perdendo di vista il fine ultimo dell'arte. Bisognava quindi abbandonare i canoni ordinari della rappresentazione, nel tentativo di riuscire a raggiungere la purezza essenziale, quella vox clamantis dell'arte, in grado di condurre il creatore su altri piani di percezione ed espressione.
    K. Malevic, Quadrato rosso, quadrato nero, 1915
    Link di riferimento testo:
    NUOVA FIGURAZIONE, GIUSEPPE GUERRESCHI , BEPI  ROMAGNONI
    ALDO CARPI


    Link di riferimento immagini:

    NUOVA FIGURAZIONE, GIUSEPPE GUERRESCHI , BEPI  ROMAGNONI
    http://www.artvalue.com/auctionresult--guerreschi-giuseppe-1929-1985-secondo-ritratto-di-ottavia-ma-1256346.htm
    https://www.facebook.com/group.php?gid=76870829495

    ALDO CARPI
    http://www.arcadja.com/auctions/it/carpi_aldo/prezzi-opere/42075/
    SUPREMATISTA
    http://www.salonedegliartisti.it/museo/M/m0465/04650030.jpg

    parole chiave dai testi in bibliografia

    • "dal cucchiaio alla città" per citare ERNESTO NATHAN ROGERS - da E.M. 1 (1 post Pubblicato da Francesca Varano Design Allievo a 10/28/2011 07:40:00 PM )
    • 25 modi per piantare un chiodo - da E.M. 12
    • Aldo Carpi, da E.M.11(173 di post Pubblicato da Danila Punturiero a 11/12/2011 01:03:00 PM e 1/3 di post Pubblicato da Giusy Fazio a 11/09/2011 12:31:00 AM)
    • Alessi - da E.M 37(1/3 di post Pubblicato da Giusy Fazio a 11/05/2011 11:00:00 AM)
    • amigdala - da E.M. 2 (2 post Pubblicato da Francesca Varano Design Allievo a 10/28/2011 07:39:00 PM, Pubblicato da Domy D'amico a 10/28/2011 05:05:00 PM)
    • Augusto Morello menager della Rinascente - da E.M 35 (2/3 di post Pubblicato da Maria Chiara Grasso a 11/11/2011 05:28:00 PM )
    • Bakst da E.S. - 2(1 post Pubblicato da Maria Chiara Grasso a 10/28/2011 07:18:00 PM )
    • Bruno Danese, Carlotta De Bevilacqua - da E.M 36 (2/3 di post Pubblicato da Giusy Fazio a 11/05/2011 11:00:00 AM )
    • Calderón de la Barca - da E.M. 14(173 di post Pubblicato da Danila Punturiero a 11/12/2011 01:03:00 PM)
    • Cennino Cennini - da E.M 25 (1/3 di post Pubblicato da Giovanni Durante a 11/13/2011 08:11:00 PM e 1/3 Pubblicato da Stefania Bella a 11/13/2011 11:01:00 AM e 1/3 Pubblicato da SamantaModaffari a 11/11/2011 02:52:00 PM9 e 1/3 post Pubblicato da Francesco Di Benedetto a 11/07/2011 07:57:00 PM)
    • De Chirico, Sironi, Carrà, da E. M. 17 (1/3 di post Pubblicato da Federica Cilea a 11/05/2011 09:05:00 AM)
    • E.M. Il gioco dei 16 animali (1957, dei pesci, Wooden Puzzle, etc.) - da E.M 38 (1 post Pubblicato da Chiara Fugazzotto a 11/05/2011 12:35:00 AM )
    • E.M. Il gioco delle favole (The fable game, 1965) - da E.M 34 ( 1 post Pubblicato da Giusy Fazio a 11/04/2011 10:21:00 PM, 1 post Pubblicato da Caterina Sposato a 11/05/2011 03:32:00 PM )
    • Ernesto Treccani - da E.M 19 (1/3 di post Pubblicato da Federica Cilea a 11/05/2011 09:05:00 AM, 1/3 di post Pubblicato da Maria Chiara Grasso a 11/05/2011 07:56:00 PM)
    • Existenzminimum - da E.M 28 (1 post Pubblicato da Maria Chiara Grasso a 11/05/2011 12:44:00 PM e 1 post Francesco Leto a 11/14/2011 08:57:00 AM )
    • favole di Andersen, Fedro, Esopo - da E.M 33 8 (1/3 di post Pubblicato da SamantaModaffari a 11/11/2011 02:52:00 PM9
    • Gabriele Mucchi - da E. M. 18 ( 1/3 di post Pubblicato da Maria Chiara Grasso a 11/05/2011 07:56:00 PM e 1/3 di post Pubblicato da Giusy Fazio a 11/09/2011 12:31:00 AM)
    • Giuseppe Guerreschi e Bepi Romagnoni dell'area della Nuova Figurazione - da E.M 31 (1/3 di post Pubblicato da Giuseppe Santoro a 11/11/2011 07:43:00 PM e 1/3 Pubblicato da Stefania Bella a 11/13/2011 11:01:00 AM)
    • Giò Ponti - da E.M. 15 ( 1 post Pubblicato da Domy D'amico a 11/09/2011 01:01:00 AM, 1 post Pubblicato da Enza Lacopo a 11/14/2011 08:30:00 PM e 1 post Pubblicato da Giorgio Marchetta )
    • Guzzino da E.M. - 3 (2 post Pubblicato da Francesca Varano Design Allievo a 10/28/2011 07:38:00 PM, Pubblicato da Chiara Fugazzotto a 10/28/2011 07:31:00 PM)
    • i BBPR (Gian Luigi Banfi, Lodovico Barbiano di Belgiojoso, Enrico Peressutti, Ernesto Nathan Rogers) da E.M. 16 (, 1/2 di post Pubblicato da Maria Chiara Grasso a 11/05/2011 07:56:00 PM)
    • IL CIRMOLO ( PINO CEMBRO), Pubblicato da luigi muraca a 3/04/2012 08:37:00 PM
    • il signor Gualino da E.S. - 1 (1 post Pubblicato da Maria Chiara Grasso a 10/29/2011 11:06:00 AM )
    • ippogrifo di Astolfo - da da E.M. 4 (3 post Pubblicato da Caterina Sposato a 10/28/2011 11:06:00 PM, Pubblicato da Francesca Varano a 10/28/2011 07:37:00 PM, Pubblicato da Maria Chiara Grasso a 10/22/2011 05:13:00 PM )
    • Johann Sebastian Bach, Variazioni Goldberg - da E.M 26 (1/3 di post Pubblicato da Giovanni Durante a 11/13/2011 08:11:00 PM, 1/3 di post Pubblicato da Carlo Tebala a 11/11/2011 01:00:00 PM e 1/3 Pubblicato da SamantaModaffari a 11/11/2011 02:52:00 PM)
    • Lambretta da E.M. - 5 (1 post Pubblicato da Giusy Fazio a 10/29/2011 06:47:00 PM )
    • legno di cirmolo da E.S. - 3 (1 post Pubblicato da Domy D'amico a 10/26/2011 12:19:00 AM)
    • Leica da E.S. - 5 (2 post Pubblicato da Giusy Fazio a 10/25/2011 11:40:00 PM, Pubblicato da Federica Papalia a 11/01/2011 11:13:00 AM )
    • Malevič (K.S.) - da E.S2, 39 (1post Pubblicato da Maria Chiara Grasso a 11/04/2011 05:59:00 PM e 1 post Pubblicato da roberta.filocamo a 11/15/2011 10:46:00 PM e i post Pubblicato da Domy D'amico a 11/13/2011 10:07:00 AM
    • modus operandi - da E.M 20 (1/3 di post Pubblicato da Federica Cilea a 11/05/2011 09:05:00 AM)
    • Octave Mirbeau, Il giardino dei supplizi - da E.M 30 (1/3 di post Pubblicato da Giovanni Durante a 11/13/2011 08:11:00 PM, 1/3 di post Pubblicato da Carlo Tebala a 11/11/2011 01:00:00 PM e 1/3 di post Pubblicato da Giusy Fazio a 11/09/2011 12:31:00 AM)
    • Omero, l'Iliade e l'Odissea - da E.M 27 (1/3 post Pubblicato da Maria Chiara Grasso a 11/05/2011 01:09:00 AM, 1/3 di post Pubblicato da Francesca Varano a 11/11/2011 09:33:00 PM)
    • paradigma - da E.M 32 (2/3 di post Pubblicato da Maria Chiara Grasso a 11/11/2011 05:28:00 PM e 2/3 post Pubblicato da Francesco Di Benedetto a 11/07/2011 07:57:00 PM)
    • Platone - da E.M 29 (1/2 post Pubblicato da Maria Chiara Grasso a 11/05/2011 01:09:00 AM, 1/2 post Pubblicato da Francesca Varano a 11/11/2011 09:33:00 PM)
    • polisemica - da E.M 23 (2/3 di post Pubblicato da Davide_Basile a 11/05/2011 02:14:00 PM )
    • Puccini - da E.M. 13 (1/3 di post Pubblicato da Carlo Tebala a 11/11/2011 01:00:00 PM e (173 di post Pubblicato da Danila Punturiero a 11/12/2011 01:03:00 PM)
    • sezione aurea - da E.M 24
    • sinsemantica - da E.M 22 (1 post Pubblicato da Davide_Basile a 11/05/2011 02:14:00 PM )
    • studio "matto e disperatissimo" - da E.M 21 (1/3 post Pubblicato da Maria Chiara Grasso a 11/05/2011 01:09:00 AM)
    • stufe di ceramica a legna da E.S. - 4 (1 post Pubblicato da Lavinia Parisi a 10/30/2011 05:56:00 PM )
    • Suetin (N.M.) da E.S2, 41( 1/3 di post Pubblicato da Valeria Corea a 11/12/2011 04:36:00 PM, e 1/3 Pubblicato da Stefania Bella a 11/13/2011 11:01:00 AM e 1/3 post 1. Pubblicato da Alessia Borgia a 11/04/2011 10:33:00 PM)
    • suprematista da E.S2, 40 (2/3 di post Pubblicato da Giuseppe Santoro a 11/11/2011 07:43:00 PM, 2/3 di post Pubblicato da Valeria Corea a 11/12/2011 04:36:00 PM e 2/3 di post 1. Pubblicato da Alessia Borgia a 11/04/2011 10:33:00 PM)
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    IO PROGETTO CON GLI ALLIEVI – I DESIGN WITH MY STUDENTS. Il progetto, il prototipo, non è tanto significativo in sé, quanto il fatto che sia una variante tra altre 50, 100, anche 180, realizzate contemporaneamente. Tutti noi che mostriamo le nostre anime... Insegnare design per me significa progettare insieme ad ogni mio singolo allievo, in un team di lavoro composto in corsi molto numerosi e frequentati - il mio lavoro è con circa 250-300 allievi l’anno - Il tema, lo spunto che fornisco come idea iniziale, può essere sviluppato in un'esercitazione breve o di mesi; con l'occasione progettuale cerco di offrire tutti gli stimoli, i suggerimenti e gli esempi del caso. Inoltre dalla realizzazione vera e propria dell'oggetto al vero in scala 1:1, si passa a contestualizzarlo con l'ambientazione, rendering, impaginazione, sino alla sua presentazione in book con foto, video e gadgets: quali segnalibri, t-shirt, cartoline, calendari. I materiali sono semplici da recuperare e da trasportare in aula ogni volta, e, in genere, sono riutilizzati: carta, stoffa, foglie, anche di fico d'india, rami e legni, lacci, spaghi, plastica, pezzi di vetro recuperato sulla spiaggia, etc...