b

cecilia polidori TWICE DESIGN LESSONS - http://ceciliapolidorideisgnlezioni2.blogspot.com

CECILIA POLIDORI TWICE DESIGN - http://ceciliapolidoritwicedesign.blogspot.com

CECILIA POLIDORI TWICE DESIGN 2 -http://ceciliapolidoritwicedesign2.blogspot.com

CECILIA POLIDORI TWICE DESIGN 3 - http://ceciliapolidoritwicedesign3.blogspot.com

CECILIA POLIDORI TWICE DESIGN 4 - http://ceciliapolidoritwicedesign4.blogspot.com

CECILIA POLIDORI TWICE DESIGN 5 - http://ceciliapolidoritwicedesign5.blogspot.it

english version

english version
c p English version

capodanno a new york 2012 foto cecilia polidori

capodanno a new york 2012 foto cecilia polidori
capodanno a new york 2012 foto cecilia polidori

tw

Visualizzazioni totali

Cerca nel blog

e s

"Si continua ad abbandonare qualcosa. Si continua a dire addio. Il problema, forse, è cercare d'inventare nuove perfezioni, pensare che ogni momento è una perfezione che comunque si può perfezionare..."

Ettore SOTTSASS, Scritto di notte, maggio 2010

"Si procede per tentativi, valutando empiricamente le diverse soluzioni possibili..."

Enzo MARI, 25 modi per piantare un chiodo, marzo 2011

la foto di fondo è un autoritratto dell'Autrice all'esterno di The Cloud Gate, AT&T Plaza, Millenium Park, S Michigan Ave, Chicago, Illinois, comunemente chiamato The Bean, il Fagiolo,agosto 2011

giovedì 2 febbraio 2012

Red and blue... and pink (!) chair

Il De Stjil ( Neoplasticismo)
Il termine neoplasticismo è comparso per la prima volta nell'ottobre del 1917 con la pubblicazione del primo numero della rivista De Stijl fondata da Theo Van Doesburg. Questo termine è stato utilizzato da Piet Mondrian e Theo van Doesburg nella pubblicazione del Manifesto De Stijl per descrivere la loro forma d'arte: astratta, essenziale e geometrica.
Nel campo del disegno industriale un ruolo determinante fu quello giocato da Gerrit Rietveld, il quale essendo stato un falegname lavorò intensamente nella produzione di arredi e mobili. Le sue creazioni sono ormai divenute delle icone. Tra questi la sedia "Red and blue" (1918), dove il colore assume un significato determinante, il tavolo "Divan Tafel" del (1923) progettato per casa Schroder a Utrecht, la sedia "Zig zag" (1932).
La Red and Blue chair è stata disegnata da Gerrit Thomas Rietveld nel 1918. Rappresenta uno dei primi esperimenti di applicazione dello stile del movimento De Stijl in tre dimensioni. Il design trae forti impulsi dalle correnti artistiche d’avanguardia come il Costruttivismo e “De Stijl”. Molti progetti di design si ispirano ai movimenti pittorici: nel 1918 l’olandese Gerrit Rietveld traduce il sistema di linee di forme geometriche, realizzato sulla tela dal connazionale Piet Mondrian, nel design della sua famosissima sedia Rosso e Blu. Il primo esemplare peraltro non era stato colorato secondo i classici colori primari tanto familiari a De Stijl e Mondrian ma in nero, grigio e bianco. In seguito all'incontro tra Rietveld e Piet Mondrian, nel 1918 la sedia venne ricolorata: struttura e braccioli in massello di legno nero e gialle; sedile e schienale, sempre in legno, laccati blu e rosso. Rietveld aderì al movimento De Stijl nel 1919. 

Berlin Chair

Gerrit Rietveld

Architetto olandese tra i più importanti del `900 si ispira alle idee elaborate dal pittore connazionale Piet  Mondrian che Rietveld applica alle tre dimensioni, lavorando sullo sfalsamento geometrico asimmetrico e sulla ricerca del dialogo formale tra volumi e coloriprimari, secondo i principi del movimento De Stijl,conosciuto anche come

neoplasticismo.
Intorno al 1923 Rietveld introdusse due nuovi elementi formali nei suoi progetti di mobili: asimmetria e le costruzioni con pannelli piani.
Essendo stato un falegname lavorò intensamente nella produzione di arredi e mobili. Tra questi sono celeberrimi la sedia rossa e blu, quasi un disegno di Mondrian i cui tratti divengono assi di legno colorate che si adattano alla nuova dimensione spaziale, la Crate presidente e  la sedia "Zig zag“. Tutte espressioni della scelta di lavorare per la creazione totale degli spazi, dal contenitore sino ai mobili e agli accessori.


La Berlin Chair
Nel 1923, Rietveld ha lavorato con il pittore Huszar Vilmos per progettare un modello di camera di stile neoplastico per la Kunsthau Juryfreieuna mostra d'arte a Berlino. In questa occasione progetta questa sedia, importante perché è la prima asimmetrica della sua produzione. Gli elementi che la compongono sono monocromi, di colore bianco, nero o grigio. Per la sua fabbricazione, si è deciso di utilizzare legno di quercia di alta qualità.
Realizzare un modello di Berlin chair:
 1.  Per prima cosa ho realizzato  il modello digitale e ricavare le misure delle parti da assemblare.

 2.    Per quanto riguarda il materiale ho deciso di utilizzare pannelli di legno di spessore variabile da 1 cm a 1,2 cm. Da questi pannelli ho tagliato i diversi elementi, scartavetrandoli  e dipingendoli con i rispettivi colori.                            

                                                                                                   

 3.   L’ultimo passo è assemblare gli elementi

martedì 31 gennaio 2012

RIGOROSE GEOMETRIE Berlin Chair di Gerrit Thomas Rietveld

Berlin Chair di Gerrit Thomas Rietveld
Strutture scomposte. Giochi di linee, superfici e colori primari. Fedele ai principi del neoplasticismo, lo stile di Rietveld si esprime nella modulazione geometrica dello spazio ottenuta per mezzo della scansione di piani, sui quali agisce il "peso" diverso dei colori fondamentali: nero, rosso, giallo, blu e bianco.
Berlin Chair in esposizione
Egli applicò alla terza dimensione i concetti del movimento del De Stijl. Sviluppata dal pittore Piet Mondrian e dall'architetto Theo Van Doesburg, questa nuova corrente artistica prese l'avvio dal cubismo e si legò a un rigido ordine geometrico. Le forme erano austere, composte da elementi semplici: linee, quadrati e, tra i colori, quelli primari. La terza dimensione che Rietveld proponeva era priva di volume.
Sia nei suoi arredi, che nelle sue architetture, piani e linee erano distribuiti in modo da toccarsi e mai intersecarsi.
Link di riferimento:
Per la realizzazione della seconda esercitazione ho utilizzato il materiale lasciato dalla Prof. Arch. Cecilia Polidori sul sito Lezioni di design: Twice Disegn Lesson -
Ho iniziato con riportare in digitale le immagini, ricavando le esatte misure; successivamente ho disegnato e ritagliato i singoli pezzi sul cartoncino. Il passo successivo consiste nell’avvolgere interamente i pezzi con lo spago e una volta terminata questa operazione, bisognerà ricoprire il tutto con uno strato di colla vinilica e acqua per irrobustire i componenti della sedia. Occorre lasciare asciugare i singoli pezzi e successivamente procedere alla colorazione tramite una bomboletta spray. Infine, asciugatosi i pezzi, si passa all’assemblaggio fino ad ottenere l’oggetto desiderato.
Ecco come:
Così affermava nel 1953 il designer George Nelson: «Tutte le idee profondamente originali, tutte le rivoluzioni in materia di design, tutte le sperimentazioni di materiali nuovi, tutte le innovazioni tecnologiche relative alla produzione di mobili, hanno trovato la loro espressione più compiuta nella sedia». In questo modo egli sintetizzava un dato importante: l’evoluzione tecnologica ed estetica che caratterizza l’industrial design si riflette pienamente in quella della sedia, elemento d’arredo con cui si sono misurati tutti i maggiori designer.
Perché l’utilizzo di questo materiale?
L’idea che sta alla base di questa realizzazione è quella di voler riportare in luce gesti antichi che si sono ripetuti nei secoli: manualità che oggi va scomparendo. Ecco come si procedeva un tempo… ed è questa la tecnica che io ho voluto applicare alla mia “Berlin Chair” personalizzata, con l’intento di ottenere una dissonanza con l’originale oggetto di design.

lunedì 30 gennaio 2012

BERLIN CHAIR – 1923

BERLIN CHAIR – 1923
Intorno al 1923 Rietveld ha introdotto nei suoi progetti di mobili due nuovi elementi formali: asimmetria e le costruzioni con pannelli piani. Si arriva a questi due elementi formali attraverso un esercizio fatto precedentemente, cioè come creare una struttura aperta spaziale da tali elementi. La “Berlin Chair” prende il suo nome perché è stata appositamente progettata per la sala esposizione di Rietveld e Huszar in mostra a Berlino nel 1923. Questa sedia, più tardi, è stata spesso indicata come la sedia tavola. La “Berlin Chair” era stata realizzata in legno con colori monocromatici (nero, grigio e bianco).
Per realizzare il modellino, ho scelto un materiale diverso rispetto l'originale, che è fatta in legno verniciato con colori monocromatici (bianco e nero). Ho utilizzato il poliplat, che è un materiale leggero e di facile assemblaggio, e poi l'ho rivestito con la stoffa. 
Per decidere quanti metri di stoffa mi potevano servire per il rivestimento del poliplat, ho disegnato i pezzi della sedia con le rispettive misure:
Successivamente ho iniziato a realizzare la “Berlin Chair”:

parole chiave dai testi in bibliografia

  • "dal cucchiaio alla città" per citare ERNESTO NATHAN ROGERS - da E.M. 1 (1 post Pubblicato da Francesca Varano Design Allievo a 10/28/2011 07:40:00 PM )
  • 25 modi per piantare un chiodo - da E.M. 12
  • Aldo Carpi, da E.M.11(173 di post Pubblicato da Danila Punturiero a 11/12/2011 01:03:00 PM e 1/3 di post Pubblicato da Giusy Fazio a 11/09/2011 12:31:00 AM)
  • Alessi - da E.M 37(1/3 di post Pubblicato da Giusy Fazio a 11/05/2011 11:00:00 AM)
  • amigdala - da E.M. 2 (2 post Pubblicato da Francesca Varano Design Allievo a 10/28/2011 07:39:00 PM, Pubblicato da Domy D'amico a 10/28/2011 05:05:00 PM)
  • Augusto Morello menager della Rinascente - da E.M 35 (2/3 di post Pubblicato da Maria Chiara Grasso a 11/11/2011 05:28:00 PM )
  • Bakst da E.S. - 2(1 post Pubblicato da Maria Chiara Grasso a 10/28/2011 07:18:00 PM )
  • Bruno Danese, Carlotta De Bevilacqua - da E.M 36 (2/3 di post Pubblicato da Giusy Fazio a 11/05/2011 11:00:00 AM )
  • Calderón de la Barca - da E.M. 14(173 di post Pubblicato da Danila Punturiero a 11/12/2011 01:03:00 PM)
  • Cennino Cennini - da E.M 25 (1/3 di post Pubblicato da Giovanni Durante a 11/13/2011 08:11:00 PM e 1/3 Pubblicato da Stefania Bella a 11/13/2011 11:01:00 AM e 1/3 Pubblicato da SamantaModaffari a 11/11/2011 02:52:00 PM9 e 1/3 post Pubblicato da Francesco Di Benedetto a 11/07/2011 07:57:00 PM)
  • De Chirico, Sironi, Carrà, da E. M. 17 (1/3 di post Pubblicato da Federica Cilea a 11/05/2011 09:05:00 AM)
  • E.M. Il gioco dei 16 animali (1957, dei pesci, Wooden Puzzle, etc.) - da E.M 38 (1 post Pubblicato da Chiara Fugazzotto a 11/05/2011 12:35:00 AM )
  • E.M. Il gioco delle favole (The fable game, 1965) - da E.M 34 ( 1 post Pubblicato da Giusy Fazio a 11/04/2011 10:21:00 PM, 1 post Pubblicato da Caterina Sposato a 11/05/2011 03:32:00 PM )
  • Ernesto Treccani - da E.M 19 (1/3 di post Pubblicato da Federica Cilea a 11/05/2011 09:05:00 AM, 1/3 di post Pubblicato da Maria Chiara Grasso a 11/05/2011 07:56:00 PM)
  • Existenzminimum - da E.M 28 (1 post Pubblicato da Maria Chiara Grasso a 11/05/2011 12:44:00 PM e 1 post Francesco Leto a 11/14/2011 08:57:00 AM )
  • favole di Andersen, Fedro, Esopo - da E.M 33 8 (1/3 di post Pubblicato da SamantaModaffari a 11/11/2011 02:52:00 PM9
  • Gabriele Mucchi - da E. M. 18 ( 1/3 di post Pubblicato da Maria Chiara Grasso a 11/05/2011 07:56:00 PM e 1/3 di post Pubblicato da Giusy Fazio a 11/09/2011 12:31:00 AM)
  • Giuseppe Guerreschi e Bepi Romagnoni dell'area della Nuova Figurazione - da E.M 31 (1/3 di post Pubblicato da Giuseppe Santoro a 11/11/2011 07:43:00 PM e 1/3 Pubblicato da Stefania Bella a 11/13/2011 11:01:00 AM)
  • Giò Ponti - da E.M. 15 ( 1 post Pubblicato da Domy D'amico a 11/09/2011 01:01:00 AM, 1 post Pubblicato da Enza Lacopo a 11/14/2011 08:30:00 PM e 1 post Pubblicato da Giorgio Marchetta )
  • Guzzino da E.M. - 3 (2 post Pubblicato da Francesca Varano Design Allievo a 10/28/2011 07:38:00 PM, Pubblicato da Chiara Fugazzotto a 10/28/2011 07:31:00 PM)
  • i BBPR (Gian Luigi Banfi, Lodovico Barbiano di Belgiojoso, Enrico Peressutti, Ernesto Nathan Rogers) da E.M. 16 (, 1/2 di post Pubblicato da Maria Chiara Grasso a 11/05/2011 07:56:00 PM)
  • IL CIRMOLO ( PINO CEMBRO), Pubblicato da luigi muraca a 3/04/2012 08:37:00 PM
  • il signor Gualino da E.S. - 1 (1 post Pubblicato da Maria Chiara Grasso a 10/29/2011 11:06:00 AM )
  • ippogrifo di Astolfo - da da E.M. 4 (3 post Pubblicato da Caterina Sposato a 10/28/2011 11:06:00 PM, Pubblicato da Francesca Varano a 10/28/2011 07:37:00 PM, Pubblicato da Maria Chiara Grasso a 10/22/2011 05:13:00 PM )
  • Johann Sebastian Bach, Variazioni Goldberg - da E.M 26 (1/3 di post Pubblicato da Giovanni Durante a 11/13/2011 08:11:00 PM, 1/3 di post Pubblicato da Carlo Tebala a 11/11/2011 01:00:00 PM e 1/3 Pubblicato da SamantaModaffari a 11/11/2011 02:52:00 PM)
  • Lambretta da E.M. - 5 (1 post Pubblicato da Giusy Fazio a 10/29/2011 06:47:00 PM )
  • legno di cirmolo da E.S. - 3 (1 post Pubblicato da Domy D'amico a 10/26/2011 12:19:00 AM)
  • Leica da E.S. - 5 (2 post Pubblicato da Giusy Fazio a 10/25/2011 11:40:00 PM, Pubblicato da Federica Papalia a 11/01/2011 11:13:00 AM )
  • Malevič (K.S.) - da E.S2, 39 (1post Pubblicato da Maria Chiara Grasso a 11/04/2011 05:59:00 PM e 1 post Pubblicato da roberta.filocamo a 11/15/2011 10:46:00 PM e i post Pubblicato da Domy D'amico a 11/13/2011 10:07:00 AM
  • modus operandi - da E.M 20 (1/3 di post Pubblicato da Federica Cilea a 11/05/2011 09:05:00 AM)
  • Octave Mirbeau, Il giardino dei supplizi - da E.M 30 (1/3 di post Pubblicato da Giovanni Durante a 11/13/2011 08:11:00 PM, 1/3 di post Pubblicato da Carlo Tebala a 11/11/2011 01:00:00 PM e 1/3 di post Pubblicato da Giusy Fazio a 11/09/2011 12:31:00 AM)
  • Omero, l'Iliade e l'Odissea - da E.M 27 (1/3 post Pubblicato da Maria Chiara Grasso a 11/05/2011 01:09:00 AM, 1/3 di post Pubblicato da Francesca Varano a 11/11/2011 09:33:00 PM)
  • paradigma - da E.M 32 (2/3 di post Pubblicato da Maria Chiara Grasso a 11/11/2011 05:28:00 PM e 2/3 post Pubblicato da Francesco Di Benedetto a 11/07/2011 07:57:00 PM)
  • Platone - da E.M 29 (1/2 post Pubblicato da Maria Chiara Grasso a 11/05/2011 01:09:00 AM, 1/2 post Pubblicato da Francesca Varano a 11/11/2011 09:33:00 PM)
  • polisemica - da E.M 23 (2/3 di post Pubblicato da Davide_Basile a 11/05/2011 02:14:00 PM )
  • Puccini - da E.M. 13 (1/3 di post Pubblicato da Carlo Tebala a 11/11/2011 01:00:00 PM e (173 di post Pubblicato da Danila Punturiero a 11/12/2011 01:03:00 PM)
  • sezione aurea - da E.M 24
  • sinsemantica - da E.M 22 (1 post Pubblicato da Davide_Basile a 11/05/2011 02:14:00 PM )
  • studio "matto e disperatissimo" - da E.M 21 (1/3 post Pubblicato da Maria Chiara Grasso a 11/05/2011 01:09:00 AM)
  • stufe di ceramica a legna da E.S. - 4 (1 post Pubblicato da Lavinia Parisi a 10/30/2011 05:56:00 PM )
  • Suetin (N.M.) da E.S2, 41( 1/3 di post Pubblicato da Valeria Corea a 11/12/2011 04:36:00 PM, e 1/3 Pubblicato da Stefania Bella a 11/13/2011 11:01:00 AM e 1/3 post 1. Pubblicato da Alessia Borgia a 11/04/2011 10:33:00 PM)
  • suprematista da E.S2, 40 (2/3 di post Pubblicato da Giuseppe Santoro a 11/11/2011 07:43:00 PM, 2/3 di post Pubblicato da Valeria Corea a 11/12/2011 04:36:00 PM e 2/3 di post 1. Pubblicato da Alessia Borgia a 11/04/2011 10:33:00 PM)
dedicated to Mario Buono

DESIGN

Informazioni personali

Le mie foto
IO PROGETTO CON GLI ALLIEVI – I DESIGN WITH MY STUDENTS. Il progetto, il prototipo, non è tanto significativo in sé, quanto il fatto che sia una variante tra altre 50, 100, anche 180, realizzate contemporaneamente. Tutti noi che mostriamo le nostre anime... Insegnare design per me significa progettare insieme ad ogni mio singolo allievo, in un team di lavoro composto in corsi molto numerosi e frequentati - il mio lavoro è con circa 250-300 allievi l’anno - Il tema, lo spunto che fornisco come idea iniziale, può essere sviluppato in un'esercitazione breve o di mesi; con l'occasione progettuale cerco di offrire tutti gli stimoli, i suggerimenti e gli esempi del caso. Inoltre dalla realizzazione vera e propria dell'oggetto al vero in scala 1:1, si passa a contestualizzarlo con l'ambientazione, rendering, impaginazione, sino alla sua presentazione in book con foto, video e gadgets: quali segnalibri, t-shirt, cartoline, calendari. I materiali sono semplici da recuperare e da trasportare in aula ogni volta, e, in genere, sono riutilizzati: carta, stoffa, foglie, anche di fico d'india, rami e legni, lacci, spaghi, plastica, pezzi di vetro recuperato sulla spiaggia, etc...