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capodanno a new york 2012 foto cecilia polidori

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"Si continua ad abbandonare qualcosa. Si continua a dire addio. Il problema, forse, è cercare d'inventare nuove perfezioni, pensare che ogni momento è una perfezione che comunque si può perfezionare..."

Ettore SOTTSASS, Scritto di notte, maggio 2010

"Si procede per tentativi, valutando empiricamente le diverse soluzioni possibili..."

Enzo MARI, 25 modi per piantare un chiodo, marzo 2011

la foto di fondo è un autoritratto dell'Autrice all'esterno di The Cloud Gate, AT&T Plaza, Millenium Park, S Michigan Ave, Chicago, Illinois, comunemente chiamato The Bean, il Fagiolo,agosto 2011

martedì 13 dicembre 2011

Studiando la Sezione Aurea..

Che cosa hanno in comune la mirabile disposizione dei petali di una rosa, le opere di artisti come Dalì, Mondrian, i progetti di Le Corbousier e l’armoniosa spirale della nostra galassia? Per quanto possa sembrare strano, queste realtà così disparate condividono un numero, o una proporzione geometrica, noti fin dall’antichità e designati nell’Ottocento con una serie di definizioni che alludono all’oro, simbolo di ciò che è nobile, inalterabile e prezioso: un numero aureo, rapporto aureo o sezione aurea (pari a 1.618033988749895 ≈ 1.618).
Prima ancora, un importante trattato scritto e pubblicato in Italia all’inizio del Cinquecento, il De divina proportione, era giunto a definire queste corrispondenze divine.

Ma la prima rigorosa definizione scritta del rapporto che sarebbe stato chiamato aureo fu formulata, circa tre secoli prima di Cristo, dal fondatore della geometria in quanto sistema deduttivo: Euclide, il matematico greco vissuto ad Alessandria.

Il rapporto aureo è più volte nominato e discusso negli Elementi. Il rapporto aureo è poi utilizzato da Euclide in una serie di costruzioni, in particolare in quella del pentagono, dell’icosaedro e del dodecaedro.

Giampaolo Osele, SEZIONE AUREA, 2007
80 cm (base) x 80 cm (altezza) x 3 cm (spessore)
 polimaterico -acrilici e resin su tela

La storia della sezione aurea è strettamente legata al nome di un grande matematico italiano del Duecento, Leonardo da Pisa più conosciuto come Leonardo Fibonacci. Egli fu l’autore dell’importante trattato di matematica Liber abaci, che permise la diffusione in tutta Europa delle cifre indo-arabe.
 Veduta spaziale dell'icosaedro stellato solido
 alla maniera di Adriano Graziotti. Esso è costituito
 da 20 tetraedri regolari e da 12 piramidi
pentagonali rette, ognuna delle quali si compone
 di cinque triangoli "sublimi"vale a dire costruiti
con l'osservanza della proporzione aurea
(la divina proporzione) tra la lunghezza dello spigolo
 e quella della base.


La famosa successione di Fibonacci (1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, 34, 55, 89, 144, 233, …) in cui ciascun termine (a partire dal terzo) è uguale alla somma dei due termini precedentifu la prima di questo tipo conosciuta in Europa.

Come altri pensatori, anche Platone nel Timeo affronta la questione delle origini e del funzionamento del cosmo. In tale contesto egli avanza l’ipotesi che la struttura della materia si fondi sui cinque solidi regolari (o poliedri). I cinque solidi platonici sono contraddistinti dalle seguenti proprietà: sono gli unici solidi le cui facce sono tutte equilatere e uguali tra loro; ciascun solido è circoscrivibile da una sfera (in modo che tutti i suoi vertici si trovino sulla superficie di quest’ultima).
Il rapporto aureo occupa una posizione importante nelle dimensioni e nella simmetria di alcuni solidi platonici. In particolare un dodecaedro.

Il termine Paradigma lo troviamo spesso negli scritti platonici, inteso però come termine di paragone.
Nel linguaggio comune un paradigma è un modello di riferimento, un termine di paragone. La parola deriva dal greco antico paràdeigma, che significa esemplare, esempio.
In filosofia la parola archetipo è analoga.

In filosofia della scienza un paradigma è la matrice disciplinare di una comunità scientifica. In questa matrice si cristallizza una visione globale (e globalmente condivisa) del mondo, e più specificatamente, del mondo in cui opera e del mondo su cui indaga la comunità di scienziati di una determinata disciplina.
Esso costituisce e delimita il campo, logica e prassi della ricerca stessa. È all'interno della logica paradigmatica che la ricerca scientifica individua il suo oggetto di studio, i problemi più cogenti, la tecnica migliore per affrontarli.

La sezione aurea, a suo modo è un paradigma, attraverso la quale con l'utilizzo di strumenti geometrici adeguati, gli viene attribuita la capacità di rendere piacevolmente armoniosi gli oggetti che vengono realizzati attraverso la sua aurea proporzione.
Modulor, Le Corbusier


"Dal cucchiaio alla città..." Era questo l'epigrafe che usava l'architetto E.N. Rogers, riprendendo una citazione usata dall' architetto Walter Gropius, fondatore del movimento moderno insieme a Mies Van de Rohe e Le Corbusier. Per Gropius era importante saper progettare in tutte le scale (si diceva : "dal cucchiaio alla città") perchè solo facendo così si avrebbe avuto coscienza delle proprie creazioni.
Secondo Gropius infatti, l'architetto doveva essere capace di progettare partendo dal particolare al generale e viceversa. Rogers utilizzò questo slogan per spiegare il profondo legame tra architettura e designLe corbusier è una delle figure di maggiore spicco in questo campo.


 
Le Corbusier, infatti, è uno dei più decisi fautori dell’applicazione del rapporto aureo all’arte e all’architettura. Molto influenzato dalle teorie matematiche attuò una ricerca di una proporzione standardizzata che culminò nell’introduzione di un nuovo sistema proporzionale chiamato Modulor. La sua intenzione era quella di “fornire alla scala umana una misura di armonia, universalmente applicabile all’architettura e alla meccanica”.

Esplicitamente ispirato dall’uomo vitruviano, il Modulor si basa sulle proporzioni umane conformi alla creazione naturale, in particolare alla sezione aurea. Nella versione finale del Modulor vennero poi introdotte due scale bidimensionali basate sulla successione di Fibonacci.

Le Corbusier, Le Cabanon de Roquebrune, 1952
Vista di una parte dell'interno
Nei suoi studi su l'Existenzminimum (teoria nata in Germania nel periodo compreso fra le due guerre mondiali), Le Corbusier si è servito del suo modulor per la costruzione degli alloggi. Quest'ultima veniva fatta attorno alle misure standard degli uomini dovendo entrare in contatto con l'architettura tramite dei gesti e delle consuetudini giornaliere. Così facendo, Le Corbusier assicurava il minimo spazio che serviva a soddisfare le esigenze di uno spazio abitativo minimo.
Le Cabanon è un esempio perfetto dell'applicazione del modulor nel concetto dell' existenz minimum, dove Le Corbusier è riuscito a organizzare, in un’area di 3,66 x 3,66 m, tutto lo spazio che giova ad un uomo per svolgere una qualsiasi attività quotidiana.

"Che cos'è il Modulor? Non è semplice rispondere senza fare un riferimento alla musica. Si può dire che il Modulor è una scala comparabile a quella musicale, ma invece di essere una scala per suoni, è una scala per dimensioni spaziali. Queste dimensioni sono ricondotte a segmenti di una retta e, potendo moltiplicarsi tra loro, determinano non solo segmenti di linea ma anche di superficie e volume."
André WOGENSCHKY, Le Corbusier Archive, vol. XVI, p. XV



Le Corbusier, Chaise Longue 1928, produzione Cassina
Le Corbusier si distinse anche per la produzione di interessanti oggetti di design per interni realizzandoli applicando la famosa proporzione aurea. Tra questi ricordiamo la Chaise Longue à réglage continu (1928) realizzata grazie alla collaborazione del cugino Pierre Jeanneret e Charlotte Perriand, produzione Cassina.
Altro esempio di design dove viene applicata la sezione aurea è la Sedia Tulip produz. Knoll International del 1956 ideata da Eero Saarinen, architetto finlandese naturalizzato statunitense, che predilige il design organico per l'arredamento da interni.



Altri personaggi di spicco nel design americano furono i coniugi Charles Eames e Ray Eames che praticarono il design nella sua forma più elevata. La sedia DCM (Dining Chair Metal) , del 1946, è un altro esempio di oggetto di design che segue le proporzioni auree nella sua costruzione.
Sempre da Cassina sono state realizzate opere di Gerrit Rietveld, architetto olandese , uno tra i principali esponenti del neoplasticismo nel campo dell'architettura e del design.
Rietveld si ispira alle idee elaborate dal pittore connazionale Piet Mondrian, applicandole alle tre dimensioni, lavorando sullo sfalsamento geometrico asimmetrico e sulla ricerca del dialogo formale tra volumi e colori primari.
Nella produzione di arredi e mobili sono celeberrimi la poltroncina "Red and blue" (1918), quasi un disegno di Mondrian i cui tratti divengono assi di legno colorate che si adattano alla nuova dimensione spaziale, la sedia "Zig zag" (1932), il tavolo "Divan Tafel" del (1923) progettato per casa Schroder a Utrecht. 

 La medesima proporzione armonica la troviamo nella Chaise Brno di Mies Van der Rohe (1926),progettata per il padiglione Barcellona e in seguito per casa Tugendhat. La sedia si inserisce perfettamente in un rettangolo aureo.


 Citando Mondrian non si può non fare riferimento a  Kasimir Malevich, considerato il padre del Suprematismo, ovvero quel movimento artistico nato intorno al 1913 e teorizzato dapprima sul manifesto del 1915, poi poi nel suo saggio del 1920 Il suprematismo, ovvero il mondo della non rappresentazione.

Malevich, autoritratto in due dimensioni
1915, olio su tela, cm.80x62, Stedelijk Museum, Amsterdam
La parola suprematismo deriva dal pensiero dell'autore: secondo Malevič l'arte astratta sarebbe superiore a quella figurativa, infatti in un quadro figurativo vediamo rappresentato un qualsiasi oggetto o forma vivente, mentre sull'opera suprematista non c'è che un solo elemento: il colore, che viene espresso nel miglior modo possibile in un dipinto astratto. Il suprematismo è lo stile di esprimersi esclusivamente attraverso figure geometriche.


Nato nello stesso periodo è anche l'Astrattismo, di cui lo stesso Malevich ne prende parte insieme, oltre che a Mondrian, anche a Kandinskij.
L’obiettivo comune dei pittori astrattisti è la ricerca dell’armonia, e l’armonia per loro, come per i pittori rinascimentali, è la misura matematica. I pittori astrattisti pongono al centro del loro interesse lo studio di alcuni procedimenti percettivi: in particolare analizzano i rapporti tra forma e colore. 


 
Proviamo ora ad applicare le proporzioni armoniche del rettangolo aureo.
Immagine B. Elle Chair. Prospetto e volumetrico.
Immagine A. Costruzione geometrica per la Elle Chair.


"Negli anni successivi imparerò a dirlo con un aggettivo difficile: l'arte è sinsematica, polisemica, cioè ha mille significati."
Enzo MARI, 25 modi per piantare un chiodo, ediz. Mondadori, Milano, marzo 2011,1° ediz., cap. III, pg. 27

Nel linguaggio comune, il termine "sinsemantico" indica parole o espressioni che non hanno significato al di fuori di un contesto cioè, che non hanno significato pieno ma solo una funzione sintattica e assumono un contenuto semantico in base al contesto in cui ricorrono. Nel caso della sezione aurea, questo discorso cade a pennello, poichè possiamo considerare quest'ultima come una parola che senza essere inserita in un contesto resta nella sua generica espressione senza un significato ben preciso. Quindi possiamo affermare che la proporzione aurea è sinsemantica, acquistando un esplicito e  chiaro significato solo se rapportata a un qualcosa che la completi, che siano sia oggetti di design, o nella musica o nell' arte, cercando, come nel caso specifico di Mari, di creare non solo un rapporto di armonia ma anche un rapporto funzionale con l'oggetto ideato.


Bibliografia
Nicoletta SALA e Massimo SALA, Geometrie del design/ Forme e materiali per il progetto, ediz. FrancoAngeli, Milano, 2005, pp. 51-82

Link rifferimento testo
Link riferimento immagini
http://www.city-furniture.be/wordpress/2011/06/08/le-cabanon-du-corbusier/

domenica 11 dicembre 2011

La Sezione Aurea

La sezione aurea è il rapporto di numeri e per questo la si definisce talvolta anche rapporto aureo. Ma è un rapporto molto particolare, che incontriamo ovunque, nella natura e nell’arte, e che contribuisce alla bellezza di tutto ciò che cui circonda.

De divina proporzione
La sezione aurea (indicata anche con la lettera greca Φ) é, in pratica, una proporzione matematica particolare che trova la sua soluzione nel seguente valore numerico: 1,618033988749895 ≈ 1,618
Il valore 1,618 é stato identificato come una vera e propria legge strutturale del corpo umano già dai tempi di Leonardo da Vinci  e, a partire dal rinascimento, tali idee si sono tradotte in una vera e propria soggezione di  tutte le discipline (botanica, fisica, architettura, pittura, musica, zoologia, geometria e non solo) alla filosofia della “Sectio Aurea” come universale detentrice della bellezza e dell’armonia estetica.

Per capire la sezione aurea partiamo da una stella a cinque punte. Scompongo la stella e ottengo dei segmenti e li sommo dai quali ottengo il Rettangolo Aureo.
 
La stella a cinque punte ha infiniti rettangoli aurei.

Mi viene così in mente di disegnare delle sedute che avessero come base principale proprio queste figure:




Ed ecco le foto dei prototopi  delle mie due sedute.
Star Tip Chair. Modellino realizzato in cartoncino bianco da 1mm. Scala 1:10
Golden Pouf. Modellino realizzato in cartoncino bianco da 1mm e acetato decorato con acrilico nero.
Ho scelto il colore nero pensando alle figure nere su sfondo bianco di Kazimir Malevich e alle serigrafie di Enzo Mari.

E inoltre... Mi viene in mente un'altra destinazione d'uso per il mio Golden Pouf a scala differente. Non sarà più una seduta ma un tavolo!!!! Ecco qui sotto le foto del mio Golden Table.

Immagine 1. Golden table. Modellino del Golden Pouf con l'aggiunta di cinque sedute realizzate in cartoncino bianco da 1mm.

 Le sedute possono essere inoltre  utilizzate in due modi differenti :
Immagine 2. Due possibili soluzioni.
I cinque sgabelli  si incastrano perfettamente con la stella formando un pentagono.

Immagine 3

 Il padre degli studi sulla sezione aurea è generalmente considerato Platone. La sezione aurea era allora nota come "divina proporzione" e veniva considerata quasi la chiave mistica dell'armonia nelle arti e nelle scienze.

Le Modulor
1.Partenone,Atene
2.Padiglione,Parigi
Possiamo rintracciare studi applicativi della sezione aurea anche in contemporanei come il grande architetto ed urbanista Le Corbusier. Egli si dedica alla ricerca di uno stile consono al XX secolo, basato sulla necessità di corrispondere alle esigenze contemporanee come ad esempio la pianificazione urbana e la progettazione di nuove strutture abitative. 

Fra i suoi lavori più  significativi citiamo per l'appunto  “Le Modulor”(E' un paradigma perchè è un modello di riferimento di valore fondamentale).In questo studio la ricerca è finalizzata alla fruizione degli spazi abitativi secondo i rapporti con le misure standard del corpo umano, aprendo così una moderna concezione di ergonomia secondo cui il progetto d’arredo deve rispettare le scale di grandezze umane.  Albert Einstein scrive a proposito del Modulor: “Si tratta di un sistema bidimensionale che rende difficile il male e facile il bene: con il Modulor viene ufficialmente codificato il principio unificatore universale che regola la vita ideale dell’uomo ideale, dall’architettura alla meccanica, dal cucchiaio  alla città.”  

Sedia Tulip (1956) di Saarinen
per Knoll International
Chaise Longue (1928) di Le Courbusier,
Jeanneret e Perriand. Collezione "Cassina i Maestri"
Le Corbusier lo descriveva come "una gamma di misure armoniose per soddisfare la dimensione umana, applicabile universalmente all'architettura e alle cose meccaniche" e lo utilizzò nella progettazione di molti edifici e per molti oggetti di design. Nei due esempi gli Schemi geometrici evidenziano le proporzioni auree.

Le Courbusier si è servito di questo per la realizzazione di alcuni suoi progetti, conseguentemente allo studio dell''Existenzminimum. L’Existenzminimum è una teoria formulata dai maestri del razionalismo, attraverso una serie di norme dimensionali, funzionali e organizzativi dello spazio abitativo. Questo modello teorico risolve in maniera razionale e logica la necessità di provvedere alla realizzazione di alloggi minimi ma ottimali dal punto di vista dell’abitabilità, per le masse. 

Gli studi sull'arte rinascimentale porteranno Mondrian a sviluppare un nuovo rigore geometrico fondato sulle regole della sezione aurea, mantenendosi in una pittura monocromatica e sintetica. Figure fatte soltanto di righe orizzontali e verticali e di colori primari nascono proprio dalla spirale logaritmica. Quasi un disegno di Mondrian i cui tratti divengono assi di legno colorate è la poltroncina "Red and blue", 1918 di Gerrit Rietveld che segue i principi della sezione aurea. 

Figure nere su sfondo Bianco. Kazimir Malevich

La descrizione della realtà viene rappresentata attraverso la geometrizzazione dello spazio, come astrazione assoluta; forme semplici, concetto di simmetria e di ripetitività. Sono concetti base del suprematismo
 

L'oggetto in sé non significa nulla. L'arte perviene col suprematismo all'espressione pura senza rappresentazione.  Kazimir Malevich
Stella, Enzo Mari
 La stessa forma evocatrice si sente nel monolito in 2001 Odissea nello spazio di Kubrick.

Applicazione di ciò avviene anche attraverso la serie di serigrafie disegnate da Enzo Mari. Freccia, Stella, Onde, Luna, Cubo e Trifoglio (sono sei simboli sinsemantici). 
Qui di seguito ho inserito la forma della stella.
.
Link di riferimento:

Testo: http://www.yourinspirationweb.com/2011/04/26/sezione-aurea-e-web-design-come-usarla-e-perche/

parole chiave dai testi in bibliografia

  • "dal cucchiaio alla città" per citare ERNESTO NATHAN ROGERS - da E.M. 1 (1 post Pubblicato da Francesca Varano Design Allievo a 10/28/2011 07:40:00 PM )
  • 25 modi per piantare un chiodo - da E.M. 12
  • Aldo Carpi, da E.M.11(173 di post Pubblicato da Danila Punturiero a 11/12/2011 01:03:00 PM e 1/3 di post Pubblicato da Giusy Fazio a 11/09/2011 12:31:00 AM)
  • Alessi - da E.M 37(1/3 di post Pubblicato da Giusy Fazio a 11/05/2011 11:00:00 AM)
  • amigdala - da E.M. 2 (2 post Pubblicato da Francesca Varano Design Allievo a 10/28/2011 07:39:00 PM, Pubblicato da Domy D'amico a 10/28/2011 05:05:00 PM)
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  • E.M. Il gioco delle favole (The fable game, 1965) - da E.M 34 ( 1 post Pubblicato da Giusy Fazio a 11/04/2011 10:21:00 PM, 1 post Pubblicato da Caterina Sposato a 11/05/2011 03:32:00 PM )
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  • sezione aurea - da E.M 24
  • sinsemantica - da E.M 22 (1 post Pubblicato da Davide_Basile a 11/05/2011 02:14:00 PM )
  • studio "matto e disperatissimo" - da E.M 21 (1/3 post Pubblicato da Maria Chiara Grasso a 11/05/2011 01:09:00 AM)
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  • Suetin (N.M.) da E.S2, 41( 1/3 di post Pubblicato da Valeria Corea a 11/12/2011 04:36:00 PM, e 1/3 Pubblicato da Stefania Bella a 11/13/2011 11:01:00 AM e 1/3 post 1. Pubblicato da Alessia Borgia a 11/04/2011 10:33:00 PM)
  • suprematista da E.S2, 40 (2/3 di post Pubblicato da Giuseppe Santoro a 11/11/2011 07:43:00 PM, 2/3 di post Pubblicato da Valeria Corea a 11/12/2011 04:36:00 PM e 2/3 di post 1. Pubblicato da Alessia Borgia a 11/04/2011 10:33:00 PM)
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IO PROGETTO CON GLI ALLIEVI – I DESIGN WITH MY STUDENTS. Il progetto, il prototipo, non è tanto significativo in sé, quanto il fatto che sia una variante tra altre 50, 100, anche 180, realizzate contemporaneamente. Tutti noi che mostriamo le nostre anime... Insegnare design per me significa progettare insieme ad ogni mio singolo allievo, in un team di lavoro composto in corsi molto numerosi e frequentati - il mio lavoro è con circa 250-300 allievi l’anno - Il tema, lo spunto che fornisco come idea iniziale, può essere sviluppato in un'esercitazione breve o di mesi; con l'occasione progettuale cerco di offrire tutti gli stimoli, i suggerimenti e gli esempi del caso. Inoltre dalla realizzazione vera e propria dell'oggetto al vero in scala 1:1, si passa a contestualizzarlo con l'ambientazione, rendering, impaginazione, sino alla sua presentazione in book con foto, video e gadgets: quali segnalibri, t-shirt, cartoline, calendari. I materiali sono semplici da recuperare e da trasportare in aula ogni volta, e, in genere, sono riutilizzati: carta, stoffa, foglie, anche di fico d'india, rami e legni, lacci, spaghi, plastica, pezzi di vetro recuperato sulla spiaggia, etc...