La vecchietta ha detto: sono la figlia della prima moglie di Malevič.
Così abbiamo trovato la tomba.
Un cubo bianco; cubo suprematista disegnato dall'amico Suetin.
Su una delle facce un quadrato che era nero e adesso è rosso.
Abbiamo capito dopo che quel giorno era l'anniversario della morte di Malevič. 15.5.1935."
Kazimir Severinovič Malevič è stato un pittore russo del XX secolo, pioniere dell'astrattismo geometrico e fondatore dell'avanguardia artistica chiamata Suprematismo. Nato nel 1878 a Kiev, nei primi anni della sua carriera artistica sperimentò vari stili e partecipò alle principali mostre dell'avanguardia tra le quali spicca quella dell'Associazione degli Artisti di Mosca con Kandinskij e Larionov nel 1910. Fu inoltre tra i redattori del manifesto del primo congresso futurista nel 1913.
Negli stessi anni realizzò le prime opere a carattere neoprimitivista, dedicate a soggetti di ambiente contadino, che risentono ancora della corrente post-impressionista.
Ma Malevič è un nomade dell’arte , che non si accontenta della forma base , standard, ma cerca sempre di trasformarla e di adattarla alle sue ricerche e così il suo continuo sperimentare lo portò verso le prime esperienze cubiste, in cui si assiste a una riduzione delle forme a un montaggio di cilindri e coni, resi luminosi dall'impiego di colori vivaci.
In occasione della sua collaborazione come costumista e scenografo all'opera teatrale Vittoria sul sole nel 1913, Malevič diede vita ai primi esperimenti astratto-geometrici che sfociarono sulla via di quello che è considerato il suo contributo più originale alla storia dell’arte russa, il Suprematismo. In accordo con gli scritti di Kazimir Malevič: "Per suprematismo intendo la supremazia della sensibilità pura nell'arte. Dal punto di vista dei suprematisti le apparenze esteriori della natura non offrono alcun interesse; solo la sensibilità è essenziale. L'oggetto in sé non significa nulla. L'arte perviene col suprematismo all'espressione pura senza rappresentazione."
Immagini: in alto, "Composizione inogettuale", K.S.Malevic; in basso a sinistra, "Quadrato nero"(1915), a destra "Cerchio nero"(1913), K.S.Malevic
Il Suprematismo mira quindi a fornire una nuova interpretazione della realtà, manifestando un radicale discostamento dalla riproduzione pittorica delle forme naturali. Solo attraverso l'esperienza contemplativa della forma geometrica pura sarà possibile giungere al fine ultimo di questa tendenza pittorica, ovvero "l'espressione pura senza rappresentazione".
Per raffigurare simbolicamente questa realtà superiore, Malevič ricorre a una sintassi di forme e colori assoluti (il quadrato, il cerchio, la croce; il bianco, il rosso, il nero).
Si tratta evidentemente di una dimensione utopica (che tenterà anche, non senza ambiguità e conflitti, una possibile integrazione con l'ideologia rivoluzionaria sovietica) che culminerà alla fine in un definitivo azzeramento delle forme dipinte in bianco su bianco tra il 1917 e il 1920.
Malevič morì a Leningrado il 15 maggio 1935.
Riferimenti bibliografici:
G.Bora, G.Fiaccadori, A.Negri, A.Nova, I luoghi dell'arte vol.6, ed.Electa, Roma, 2006, pg 138-139
Link di riferimento testo:
http://it.wikipedia.org/wiki/Kazimir_Severinovi%C4%8D_Malevi%C4%8D
http://www.strudelrags.com/malevic.htm
Immagini tratte da:
http://www.centroarte.com/Malevic%20Kazimir.htm
http://www.strudelrags.com/malevic.htm
http://www.indire.it/immagini/immag/aaycontal/malevic1.jpg