L’amigdala è lo strumento tipico del Paleolitico Inferiore ed è uno dei più antichi strumenti fatti dall’uomo. Essa serviva da arma e da utensile. Ha la forma di una mandorla (da cui il nome amigdala), è lavorata sulle due facce a schegge più o meno grandi e con ritocco più o meno invadente. La base, comunemente arrotondata, può essere anche dritta (conferendo così all’oggetto una forma triangolare) e può presentare o meno il cortice (superficie grezza del ciottolo). La punta è più o meno aguzza, lo spessore e le dimensioni sono variabili. In media la lunghezza è di 10-15 cm. ed il peso medio è di 200-300 grammi. Significativa è la simmetria che milioni di anni fa i cacciatori del Paleolitico Inferiore davano alle proprie amigdale.
Durante il corso del Paleolitico Inferiore l’amigdala andò evolvendosi: la forma divenne più regolare e varia, con contorno più lavorato e margini meno sinuosi. Dalla località di St. Acheul in Francia, dove vennero riconosciute la prima volta, queste amigdale sono dette acheulane, in genere non sono più ricavate da ciottoli, ma da schegge e sono lavorate con una tecnica parti colare, colpendo la scheggia con un percussore di legno duro o di osso. Lo spessore del manufatto risulta più ridotto consentendone l’eventuale immanicazione.
Link di riferimentohttp://cronologia.leonardo.it/invenzio/inv001.htm
Testo: http://www.cainapoli.it/site2/mus_ami.htm