Il De Stjil ( Neoplasticismo)
Il termine neoplasticismo è comparso per la prima volta nell'ottobre del 1917 con la pubblicazione del primo numero della rivista De Stijl fondata da Theo Van Doesburg. Questo termine è stato utilizzato da Piet Mondrian e Theo van Doesburg nella pubblicazione del Manifesto De Stijl per descrivere la loro forma d'arte: astratta, essenziale e geometrica.
Nel campo del disegno industriale un ruolo determinante fu quello giocato da Gerrit Rietveld, il quale essendo stato un falegname lavorò intensamente nella produzione di arredi e mobili. Le sue creazioni sono ormai divenute delle icone. Tra questi la sedia "Red and blue" (1918), dove il colore assume un significato determinante, il tavolo "Divan Tafel" del (1923) progettato per casa Schroder a Utrecht, la sedia "Zig zag" (1932).
La Red and Blue chair è stata disegnata da Gerrit Thomas Rietveld nel 1918. Rappresenta uno dei primi esperimenti di applicazione dello stile del movimento De Stijl in tre dimensioni. Il design trae forti impulsi dalle correnti artistiche d’avanguardia come il Costruttivismo e “De Stijl”. Molti progetti di design si ispirano ai movimenti pittorici: nel 1918 l’olandese Gerrit Rietveld traduce il sistema di linee di forme geometriche, realizzato sulla tela dal connazionale Piet Mondrian, nel design della sua famosissima sedia Rosso e Blu. Il primo esemplare peraltro non era stato colorato secondo i classici colori primari tanto familiari a De Stijl e Mondrian ma in nero, grigio e bianco. In seguito all'incontro tra Rietveld e Piet Mondrian, nel 1918 la sedia venne ricolorata: struttura e braccioli in massello di legno nero e gialle; sedile e schienale, sempre in legno, laccati blu e rosso. Rietveld aderì al movimento De Stijl nel 1919.