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venerdì 28 ottobre 2011

E.M. Guzzino

" Un giovanotto, l'unico ad avere un Guzzino, ci narrava i suoi viaggi nei paesi vicini .... Io potevo solo sognare, e vedevo quel Guzzino come l'ippogrifo di Astolfo. "
ENZO MARI, 25 modi per piantare un chiodo, ediz. Mondadori, Milano, marzo 2011, 1a ediz. pag. 18

La "Motoleggera 65", in arte "Guzzino", nacque nei primi mesi del 1946, da un' idea di Antonio Meucci. Bello, agile, accattivante, il Guzzino ispirò subito fiducia ai possibili acquirenti, tanto da divenire la prima motocicletta italiana a raggiungere una così larga diffusione. Robusto, generoso, affidabile, venne ben presto adattato al trasporto di un passeggero, ma anche elaborato in versioni sportive capaci di eccezionali imprese.
Sin dal 1943 la Moto Guzzi pensava a un veicolo economico per andare incontro al bisogno di mobilità della popolazione martoriata dalla guerra.
La nuova Guzzi si presentava come un modello molto semplice, sia meccanicamente che da condurre : i comandi sono pochi e tutti a portata di mano, sebbene in alcuni casi antiquati.
Il Guzzino fu impiegato in svariate competizioni, sia in Italia che all'estero.
Fu oggetto di svariate modifiche e adattamenti da parte di numerosi privati. Una delle trasformazioni più comuni fu quella per trasportare un passeggero, ma vi furono anche  accoppiamenti  con un sidecar, trasformazioni in motofurgoncino o impieghi del motore come motozappa o mola da arrotino.
Link di riferimento testo:
http://www.ibs.it/code/9788879114400/chierici-massimo/moto-guzzi-guzzino.html