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martedì 1 novembre 2011

Enzo Mari, gli Appunti di Francesca

Enzo Mari è uno dei designer più profondi, innovativi della seconda metà del ’900, tanto da aver influenzato ampiamente sia le nuove generazioni che i suoi stessi contemporanei, attraverso gli scritti, l’insegnamento, la produzione artistica e la creazione di prodotti, oggetti di arredo e giochi educativi.
"Per me il vero design è di chi produce non di chi compra."

Questo pensiero sintetizza un modo chiaro di vedere il design come percorso che parte da una filosofia di fondo del progettista, il quale incontra l’artigiano/industriale produttore disponibile a condividere una strada comune. Nascono così prodotti con un contenuto “ forte”; oggetti che a distanza d’anni mantengono un significato ed un valore non solo economico ma anche culturale e sociale.E’ la sintesi di quello che è stato, con diverse sfumature, il design di gran parte del ‘900. Un design spesso rivoluzionario nelle premesse sociali, ovvero la produzione d’oggetti al servizio di una società nuova, con le persone, la massa finora esclusa dalla disponibilità dei beni, che possono finalmente utilizzare oggetti belli, utili, dotati di un estetica nuova, slegata dai vecchi stili a dalle consunte abitudini borghesi. Non più il designer filosofo e creativo con una propria visione da proporre, ma un interprete dei gusti e delle tendenze che arrivano dal mondo in genere; in fondo solo un buon interprete. L’industria diventa strumento tecnico disponibile a far passare non una propria personale identità, ma quello che il determinato momento richiede.
"Tutto ciò che ci circonda, sia naturale che artificiale, è forma.La forma corrisponde al significato di un oggetto, alla ragione per cui un oggetto viene costruito e rappresenta, se è ben fatta, la sua più alta qualità. I problema della forma è ricercarne l'essenza."

Mari è autore di oltre 1500 oggetti, realizzati per le maggiori aziende italiane. Tra queste, vi sono Zanotta, Driade, Alessi, Danese, Artemide, Olivetti e Ideal Standard. Qui sotto trovate alcuni prodotti progettati da E. Mari.
Sof-Sof. Una sedia molto semplice, in tondo di acciaio elettrosaldato su cui sono posti due soffici e generosi cuscini che creano un netto contrasto con la struttura cromata. È stata prodotta nel 1972 per Driade.
Putrella. Per Danese: vassoio costituito da un unico pezzo di trave  edilizia in acciaio (una putrella, appunto), piegata alle estremità.
Formosa. Un calendario da parete, realizzato nel 1963 per Danese. Su una piastra di alluminio si montano pannelli in PVC con i numeri e le date.
Sumatra. Portadocumenti impilabile da ufficio, in plastica colorata. Nato nel 1976 per Danese.
Da un progetto del 1957, la serie dei 16 Animali fu messa in produzione dall’azienda Danese. Si tratta di un tangram costituito da 16 sagome, stilizzate ma riconoscibilissime, di animali diversi – un ippopotamo, un formichiere, un cammello, una giraffa, un serpente, una volpe, un rinoceronte… – ottenute grazie al disegno continuo di un pantografo su un blocco rettangolare di legno. Originariamente, la serie era stata concepita come gioco per bambini.
Enzo Mari è nato a Novara nel 1932.

Sviluppa la sua formazione con gli studi all'Accademia di Belle Arti di Milano, a cui accompagna già dagli anni Cinquanta un'intensa attività artistica tenendo mostre personali e collettive nelle principali gallerie e musei d'arte contemporanea.
Nel 1963 coordina il gruppo italiano "Nuova Tendenza" e nel 1965 ne organizza l'esposizione alla Biennale di Zagabria; partecipa a diverse edizioni della Biennale di Venezia e della Triennale di Milano. Parallelamente inizia l'attività di designer, prima nell'ambito della ricerca formale individuale, quindi in collaborazione con numerose industrie, nei campi della grafica, del prodotto e dell'allestimento di mostre.Caratteristica dell'opera di Mari, internazionalmente affermatasi tra le più rappresentative del design italiano, è la continua ricerca e sperimentazione di nuove forme e significati del prodotto, talvolta anche in contrapposizione con gli schemi tradizionali del disegno industriale. Tra i più significativi riconoscimenti ottenuti dalla produzione di Mari, il Compasso d'Oro (1967 e 1979) e l'inserimento nelle collezioni di diversi musei d'arte contemporanea (Galleria Nazionale d'Arte Moderna a Roma, Moderna Museet di Stoccolma, Stedelijk Museum di Amsterdam, Musée du Louvre di Parigi, Kunstmuseum di Düsseldorf).Più recentemente l'attività di Mari si estende alla collaborazione con enti pubblici, per la ricerca e la progettazione dell'arredo urbano (Comune di Milano, Sistemazione della Piazza del Duomo), e alla didattica.Una grande mostra personale gli viene dedicata nel 1983 dal Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell'Università di Parma, dove sono conservati in permanenza gli 8500 disegni ed elaborati costituenti il suo archivio e da lui donati al CSAC.Nel 1988 è allestita a San Marino la mostra "Modelli del Reale", dedicata al complesso del suo lavoro.Enzo Mari ha iniziato la sua collaborazione con Zanotta nel 1981, per la progettazione della sedia Tonietta che riceve il Compasso d'Oro nel 1987. Si dedica con particolare successo al design industriale collaborando con alcuni dei maggiori produttori di complementi di arredo.
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