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Ritratto di Francis Bacon eseguito
dal vivo nel 1960 da Reginald Gray
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“A Brera frequento compagni come Giuseppe Guerreschi e Bepi Romagnoni, dell’area della Nuova Figurazione, che mi rispettano, ma non pensano che sia un artista”.
Enzo MARI, 25 modi per piantare un chiodo, ediz. Mondadori, Milano, marzo 2011, 1° ediz., pag. 29
La Nuova Figurazione (in francese Nouvelle Figuration) è stata una tendenza artistica delineata in Francia nella seconda metà degli anni sessanta del Novecento.L'espressione equivalente in Italia, ha indicato gli sviluppi del realismo in chiave esistenziale, principalmente debitori dei modi e della poetica di Francis Bacon (Realismo Esistenziale), tra le figure dei realisti del secondo ‘900.
Nell’opera dell’artista inglese le figure umane, sempre al centro dei suoi dipinti, non sembrano distorte e deformate da drammi esistenziali e interiori, ma dall’azione coercitiva e torturatrice dell’ambiente al limite della mutazione antropologica e genetica.
Bacon non presenta le cause delle deformazioni che intende già conosciute e sofferte da tutti, ne illustra con fredda e spietata lucidità gli effetti, offrendo alla vista la mostruosità di corpi da cui sembra sia stata estratta l'anima presi da atroci e sfiguranti convulsioni. E la condizione di queste figure appare senza speranza, senza via di uscita, come un preinferno terreno; è una prigionia di terrore, solitudine e sofferenza forse mai espressa con tanta definitiva convinzione.
Questa violenta carica espressionistica baconiana ha avuto una forte influenza su molti artisti dell'area della "Nuova Figurazione", caratterizzata, infatti, da un riaccostamento all'iconicità e dal reinserimento dell'elemento figurale nella pittura e nella scultura, analizzado le conseguenze sulla debole struttura umana. L'uomo nelle opere di questa tendenza mostra tutte le tracce, ferite e cicatrici del suo essere sottoposto ad un modo di vivere inadeguato alle sue aspirazioni, del suo essere travolto da un'esistenza che non vuole più rispettarne l'integrità fisica e morale. E' un uomo deformato dal coinvolgimento con la vita urbana; sempre più simile e adeguato all'ambiente, ma con un grido sempre represso e in agguato che sta per esplodere nella rivoluzione o cadere nella demenzialità.
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Francis Bacon (1909-1992), Tre studi per il
ritratto di Henrietta (1969),pannello sinistro
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Giuseppe Guerreschi e Bepi Romagnoni sono fra i maggiori rappresentanti italiani.
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Giuseppe Guerreschi, MI,1964
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Giuseppe Guerreschi
(Milano, 1929 - Nizza 1985 ) è nato a Milano nel 1929 e ha iniziato la sua formazione artistica presso l'Accademia di Brera. La pittura di Guerreschi acquista una carica drammatica, che lo spinge ad un costante esame, dove egli coglie gli aspetti molteplici della vita, nonché le lacerazioni e le contraddizioni dell’uomo e degli oggetti di uso quotidiano, nei suoi lavori l'artista si appropria della vita, scrutandola, osservandola e restituendola calda e pulsante attraverso i suoi quadri. Della sua opera si ricorda il "periodo giudaico", le "donne", i "ritratti", la "Vietnam suite" ed i viaggio intorno al "mondo fantastico di Fussli".
Guerreschi Giuseppe,Secondo ritratto
di Ottavia Manunta,Finarte,Milano
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Romagnoni Bepi è nato a Milano nel 1930 e morto a Capo Carbonara (Cagliari) nel 1964. Pittore italiano, si formò presso l'Accademia di Brera. Definì una nuova figurazione tesa a narrare la condizione esistenziale dell'uomo contemporaneo, sviluppando la sua pittura nell'ambito della crisi del realismo e valendosi di suggestioni informali e di immagini fotografiche. Dal 1960 realizzò opere caratterizzate dall'uso del collage combinato a una pittura di maniera informale. Tra le sue opere "Racconto" 1963, "bambina Uccisa" 1957, “Generale” 1957.
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Romagnoni Bepi -
"bambina Uccisa", 1957
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“Se insisto tanto con i ricordi di questi anni di formazione è perché sono convinto che, per il sottoscritto, la vera anima del design sia stata, e sia tutt’ora, l’arte”.
Enzo MARI, 25 modi per piantare un chiodo, ediz. Mondadori, Milano, marzo 2011, 1° ediz., pag. 29-30
Enzo Mari frequenta i due artisti presso l’Accademia di Brera,i quali partecipavano al corso di pittura tenuto da Aldo Carpi. Nonostante il lavoro di Mari sia differente dai due compagni (a causa delle sue troppe domande,infatti, era stato escluso da tutti i corsi finendo così a seguire il corso di scenografia), e nonostante non sia considerato da quest’ultimi un artista, egli si confronta e sfrutta queste situazioni per conoscere, crescere e formarsi.
“Finalmente arriva il gran giorno e m’iscrivo al corso di pittura, tenuto da Aldo Carpi, che mi impartisce le prime indicazioni tecniche su come stendere la tela su telaio,prepararla e così via. Dopo un mese, mi consiglia di cambiare corso, perché continuo a fare domande e non mi accontento mai delle risposte”.
Enzo MARI, 25 modi per piantare un chiodo, ediz. Mondadori, Milano, marzo 2011, 1° ediz., pag.24
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Autoritratto Aldo Carpi 1959
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Il deportato,1951
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Il bacino di San Marco a Venezia, 1937
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Ettore SOTTSASS, Foto dal finestrino, ediz. Adelphi, Milano, 2009, pag. 9
suprematista agg. e s. m. e f. [der. di suprematismo] (pl. m. -i). – Del suprematismo: il movimento s., le teorie s., la pittura s.; come sost., esponente, rappresentante del suprematismo: l’influenza dei s. sull’arte tedesca degli anni Trenta.
Il Suprematismo, fondato nel 1913 da Kasimir Malevic (1878-1935), partendo dalla ricerca formale del Cubismo analitico, puntava alla spazialità astratta dei simboli geometrici (rettangolo, cerchio, triangolo, ecc.). Il Manifesto del Suprematismo uscì a Pietroburgo nel 1915 e nel '20 ne venne pubblicato il saggio più importante: “Il suprematismo, ovvero il mondo della non rappresentazione”, dove i suoi concetti su arte e poetica vengono enunciati compiutamente.
Malevic riteneva che il mondo dell'oggettività, con la sua congerie di significati pratici ed estetici, fosse per l'artista un elemento di distrazione in cui rischiava di smarrirsi, perdendo di vista il fine ultimo dell'arte. Bisognava quindi abbandonare i canoni ordinari della rappresentazione, nel tentativo di riuscire a raggiungere la purezza essenziale, quella vox clamantis dell'arte, in grado di condurre il creatore su altri piani di percezione ed espressione.
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K. Malevic, Quadrato rosso, quadrato nero, 1915
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Link di riferimento testo:
NUOVA FIGURAZIONE, GIUSEPPE GUERRESCHI , BEPI ROMAGNONI
Link di riferimento immagini:
NUOVA FIGURAZIONE, GIUSEPPE GUERRESCHI , BEPI ROMAGNONI
http://www.artvalue.com/auctionresult--guerreschi-giuseppe-1929-1985-secondo-ritratto-di-ottavia-ma-1256346.htm
https://www.facebook.com/group.php?gid=76870829495
ALDO CARPI
http://www.arcadja.com/auctions/it/carpi_aldo/prezzi-opere/42075/
http://it.wikipedia.org/wiki/File:Carpi_Aldo,_Il_bacino_di_San_Marco_a_Venezia.jpg
http://www.arengario.net/arte/arte60.html
http://www.arengario.net/arte/arte60.html
SUPREMATISTA
http://www.salonedegliartisti.it/museo/M/m0465/04650030.jpg