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mercoledì 18 gennaio 2012

Red and Blue Chair

La sedia "Red and Blue" realizzata dall'architetto Gerrit Rietveld incarna l' estetica del gruppo De Stijl  cui aderì nel 1918 ed, in particolare, traduce su tre dimensioni i principi compositivi e cromatici di Mondrian.
Inizialmente, durante lo studio sulla sezione aurea, http://ceciliapolidoritwicedesign.blogspot.com/2011/12/em-la-sezione-aurea.html, ho incominciato ad analizzare questa sedia, evidenziando proporzioni e funzionamento della struttura (i diversi incastri), per avere una buona base per poter realizzare, successivamente, quest'oggetto.
Ho realizzato un modello 3d ed una pianta e un prospetto e, nella fase successiva, ho tagliato il cartoncino da 1mm che mi ha consentito di poter realizzare le facce dei diversi solidi, incollandole fra loro.
 










Successivamente, ho verniciato con l'acrilico tutti gli elementi, isolando, per quanto concerne quelli riguardanti la struttura, le parti in giallo, per poi dipingerle manualmente.

Infine, ho dipinto lo schienale ed il sedile, sempre con la stessa tecnica usata precedentemente ed ho fatto asciugare il tutto.
Una volta che tutti i pezzi si sono asciugati, sono passata all'incollaggio di questi.

Ultima fase, è stata l'incollaggio di tutta la struttura e, in ultimo, dello schienale!

Link di riferimento Testo:

Realizzazione di una Red and Blue in legno

La Red and Blue Chair è stata disegnata da Gerrit Thomas Rietveld nel 1918. Rappresenta uno dei primi esperimenti di applicazione dello stile del movimento De Stijl in tre dimensioni.

Il design trae forti impulsi dalle correnti artistiche d’avanguardia come il Costruttivismo e il “De Stijl”. Molti progetti di design si ispirano ai movimenti pittorici: nel 1918 l’olandese Gerrit Rietveld traduce il sistema di linee di forme geometriche, realizzato sulla tela dal connazionale Piet Mondrian, nel design della sua famosissima sedia Red and Blue.

Per realizzare  il modellino della Red and Blue ho deciso di utilizzare il legno, in particolare l’iroko visto che disponevo di alcuni pezzi,  avendo la strumentazione necessaria per piallare, tagliare e levigare. Inizio realizzando un modello tridimensionale per misurare i pezzi, utilizzando come riferimento il materiale fornito dalla Prof. Polidori Cecilia su
http://ceciliapolidorideisgnlezioni2.blogspot.com/p/appunti-lezione-5-2-esercitazione.html.



Inizio a lavorare i pezzi prima con la piallatura a filo che serve a rendere perfettamente ortogonali tra di loro tutti gli angoli di una tavola e, successivamente, procedo con la piallatura a spessore, che invece serve a ridurre lo spessore della tavola fino a raggiungere quello desiderato. Infine taglio i pezzi con un seghetto a lama libera, per avere la giusta altezza.
Successivamente i pezzi vengono levigati e dopo incollati. Utilizzo una colla apposita per il legno e fisso le parti con dei morsetti aspettando che la colla si asciughi.
Infine il legno viene trattato  con una vernice trasparente lucida, e questo è il risultato finale. 
Link di riferimento:

martedì 17 gennaio 2012

La Berlin Chair

La Berlin Chair è stata progettata nel 1923 da Rietveld appositamente per la Sala Esposizione Olandese a Berlino, da cui ne deriva il nome. Egli esprime il suo stile nella modulazione geometrica dello spazio ottenuta per mezzo della scansione dei piani, sui quali agisce il peso diverso dei colori fondamentali. E' questo ciò che egli sintetizza con la progettazione di questa seduta.
Seguendo i disegni lasciati dalla prof. Arch. C. Polidori ( vedi sito specifico Lezioni di design"-Twice Design Lessons: cecilia polidori TWICE DESIGN LESSONS: appunti Lezione 5, 2° esercitazioneho ricavato tutte le misure che mi sembravano sufficienti per poter realizzare il mio modellino.
Mi accorgo che nel disegno sono disposte delle tacche poste rispettivamente ad una distanza di 1,5 cm. Noto anche che ogni tacca corrisponde ad un intervallo di 10 cmMi viene spontaneo impostare una proporzione che utilizzerò per il calcolo delle mie misure:
1,5 : 10 = misura nel disegno in cm : ( x )misura reale della seduta in cm 
E dunque avrò:   x =  10 x misura nel disegno  / 1,5
1,5 : 10 = 15,9 : x                  x = 10 x 15,9 /1,5 = 106 cm ( h reale della seduta )
1,5 :10 = 9,9 : x                     x = 10 x 9,9 / 1,5 = 66 cm ( largh. reale della seduta )

Applico tale proporzione per il calcolo di tutte le misure.
In seguito, proporziono ciascuna misura in maniera tale che l’altezza complessiva della mia Berlin Chair sia di 40 cm e proseguo cosi:
106 cm ( h reale della seduta ):40 cm =2,65
Dunque per realizzare il mio modellino in scala è necessario che ciascuna misura sia divisa per 2,65. Ho adesso tutte le misure per poter realizzare il modellino.
Passo successivamente alla scelta del materiale. Decido di realizzarla con pannelli di legno in maniera tale che sia più resistente.
In base alle misure ottenute, scelgo di acquistare pannelli di due diversi spessori: uno di 0,8 cm e l’altro di 1,2 cm.
Riporto tutte le misure sui pannelli .
In seguito, grazie alla conoscenza di un mio amico falegname, mi sono fatta tagliare i pannelli con una squadratrice professionale.
Ed ecco cosa ho ricavato dai miei pannelli. 
Con della carta abrasiva sistemo gli angoli e le facce dei pezzi tagliati. 
Ho verniciato ciascun pezzo utilizzando gli appositi smalti  dei rispettivi colori: nero, bianco  e grigio. 

ho fatto poi asciugare il tutto
Concludo  fissando le diverse parti della seduta con una pistola sparachiodi.
Ed ecco il risultato finale!

domenica 15 gennaio 2012

Gerrit Rietveld -Red and Blue, Esercitazione n° 2

Gerrit Rietveld -Red and Blue

In un’intervista di Piet van Mook, Rietveld affermò :
"La cosiddetta “Rood Blauwe”, la sedia fatta di due asticelle ere che un oggetto estetico e spaziale poteva essere costruito con un materiale lineare e lavorato a macchina. Così segai la parte centrale della tavola in due ottenendo un sedile e uno schienale, e poi, con i listelli di varia lunghezza, costruii la sedia. Quando la costruii non mi resi conto che avrebbe potuto avere quell’enorme significato per me ed anche per altri,non immaginaida una serie di listelli, fu creata nell’intento di dimostra che avrebbe potuto avere un effetto sconvolgente persino sull’architettura, e quando mi si presentò l’occasione di costruire una casa basata sugli stessi principi, naturalmente non me la feci sfuggire".

(Si riferisce ovviamente alla Schroder Huis)
Rietveld si ispirò alle idee del pittore Piet Mondrian, dando loro un volume: lavorò sullo sfalsamento geometrico asimmetrico e sullaricerca del dialogo formale tra volumi e colori primari (giallo, blu e rosso) secondo i principi del movimento De Stijl conosciuto anche come neoplasticismo. La matrice formale alla quale si rifà il nuovo stile artistico è il cubismo che disintegra la prospettiva ed introduce nel quadro il concetto di simultaneità: il piano diviene l’espressione della quarta dimensione. Per Rietveld il piano si identificherà con il nuovo elemento di plasticità, dal quale ripartire per costruire la nuova arte; il piano pittorico sarà considerato solo un punto di partenza.

Per questa seconda esercitazione, relativa al corso b di design, ho voluto riprodurre una delle sedie che la professoressa Cecilia Polidori ha proposto: la “Red and Blue”. Ho utilizzato il legno di faggio, lo stesso di cui è costituita la sedia originale, per la struttura e legno d'abete per lo schienale e la seduta.



STRUTTURA: da una tavola di legno di 1x5mt ho ricavato 13 listelli di 1,40x 1,4 (lunghezza variabile) e 2 tavolette di 1,4o di spessore per realizzare i braccioli; una volta tagliato il legno tramite la carta vetrata ho limato ciascun listello; successivamente mi sono occupata dell'assemblaggio strutturale utilizzando trapano e viti autofilettanti; montato ogni singolo listello, ho verniciato con i colori originali dell'opera (nero e giallo cromo).