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lunedì 12 marzo 2012

The natural color of my "Berlin Chair"

Questa sedia è stata progettata da Rietveld nel 1923, su richiesta di Vilmos Huszar (1884-1960), da qui in poi essa è nota come la 'Berlinjse stoel' o 'sedia Berlin'. Gli elementi planari della sedia sono stati dipinti in grigio neutro, bianco e nero, integrando i blocchi di luminoso colore primario; durante la seconda guerra mondiale la sedia è stata dipinta di nero da Rietveld. Nel 1975 è stata ridipinta nella combinazione originale di grigi, bianco e nero da Gerard van de Groenekan su richiesta di Bertus Mulder che era responsabile per il restauro della casa Schröder, a Utrecht, e che voleva la sedia per la sua mostra: 'Rietveld Schröder huis 50 jaar '(Centraal Museum, Utrecht, 1978).
La Berlin è costruita quasi interamente con tavole piatte, ed è la più scultorea, ed anche architettonica,tra le sedie realizzate da Rietveld.
I suoi elementi di forma planare, con il grande pannello nero che serve sia come back che come retro 'gamba', l'ampio bracciolo orizzontale nero supportato da un pannello leggermente più stretto bianco, e l'altro, grigio chiaro, il pannello laterale verticale, cerca di anticipare le forme della casa Schröder completata nell'anno successivo.
La Berlin Chair è un composto asimmetrico di piani che racchiudono lo spazio come un piccolo edificio.
“Quando qualcuno dice: questo lo so fare anch'io, vuol dire che lo sa rifare altrimenti lo avrebbe già fatto prima.”
Bruno MUNARI























Questa citazione di B.M. esplicita
meglio dire:
Bruno Munari esplica - ma in questo caso: esprime al meglio, credo,
credo, al meglio il tema dell’esercitazione; l’arte del rifare (infatti) non è un’operazione banale e di mera copiatura, ma è composta da una serie di
meglio dire:
consta di una successione di  fasi che vanndalla  
meglio dire: 
partono dalla, ma in questo caso, e meglio: permettono la comprensione dell’oggetto in tutte le sue 
meglio dire:
nelle componenti, alla nella scelta dei materiali da utilizzare 
meglio dire:
opportunamente utilizzati, meglio: adatti per la riproduzione,
meglio dire:
alla produzione seriale
alla tecnica di realizzazione, 
meglio dire:
nel semplice assemblaggio. 
meglio eliminare: alla scala di rappresentazione, fino alla riproduzione di esso.
Nel “rifare” la Berlin Chair, ho diviso il lavoro in quattro fasi:
1) Comprensione 
meglio dire: Individuazione delle componenti, delle proporzioni che intercorrono tra di esse; in seguito riproduzione del modello meglio dire: del dimensionamento e relazione tra le parti  tramite Autocad;
2) Taglio e carteggio non so cosa significhi delle parti; meglio dire: Sagomatura e taglio.
3) Assemblaggio delle componenti tramite  
meglio dire: parti con colla e chiodi;
4) Tinteggiatura e lucidatura dell’oggetto meglio dire: del modello in scala, o del prototipo in scala.
Sitografia di riferimento:
http://artsearch.nga.gov.au/Detail.cfm?IRN=67077&PICTAUS=TRUE
http://www.moma.org/collection/artist.php?artist_id=4922
http://designmatcher.com/nl/gallery_detail.php?galleryID=51