1. Lavinia pubblica questo post (qui sotto), 2. io le invio questo commento in bozza (qui sopra) e 3. lei mi risponde in bozza, e 4! mi scrive questa e@ (a fianco) alla quale rispondo per brevità ma questo modo di polemizzare e scrivermi e ribattere e, soprattutto dimostrare disattenzione, fa perdere molto tempo, perché va moltiplicato per le decine e decine di post e di lettere che mi scrivete - siamo già 97 Autori - e sarebbe meglio riflettere un po' prima di pubblicare e di insistere. Ora io parlo di cose ed è indiscutibile che l'immagine sia già stata pubblicata, poi parlo di caretteri riportati... ma di questo nella E@ non si fa cenno! e se dobbiamo dirla tutta le 4 righe scritte non sono un valido contributo a ciò che è già stato pubblicato. A questo punto visto che le regole sono x tutti: cecilia polidori TWICE DESIGN LESSONS: Lezione 2 ed altre regole dove è scritto, oltre che detto e riletto a Lezione: Se si ripete qualcosa di già pubblicato ed in chiaro: si viene rimossi. e la mia cortesia non accettata (ed è strano che possa essere fraintesa o travisata, o fraintendere me o la mia attenzione, dopo tutto il lavoro che aveva comportato la correzione e pubblicazione del suo post sulle stufe): Lavinia è rimossa e, nel caso, se ne parlerà nella prox Lezione.
E. M. Il gioco delle favole (The fable game, 1965)
scusi prof.
ma leggendo i post non avevo notato che le cose che ho scritto fossero state già pubblicate.
lavinia, mi sorprende! non è da lei e rischia anche la rimozione per aver messo cose già pubblicate, e quelle striscioline orrende...no. su questa chiave c'è molto da dire, nel senso di una SUA riflessione

Per quanto formalmente rientri nel genere libro, di fatto è costituito di sole immagini. L'unico breve testo scritto, è tradotto anche inglese, spagnolo e cinese, sottolinenandone così anche l'interculturalità.
Si tratta di 6 tavole di robusto cartoncino rigido, con appositi tagli che permettono di collegarle l'una all'altra. Sulle tavole sono raffigurati "quarantacinque animali, il sole, la luna, un ombrello, uno scarpone, una gabbia, un riccio, otto alberi, un tronco, nove bambù, cinque sassi, una mela, un cumulo di terra, due uova". Sicuramente molti elementi sono ripresi, dal più classico repertorio delle favole
L'uso proposto è semplice: a partire dalle figure, una volta incastrate le tavole in verticale, vanno raccontate storie/create favole e il gioco è proposto dal suo creatore tanto ai bambini quanto agli adulti.
Sarebbe da capire se il successo della bellissima creazione di Enzo Mari (che continua ad essere ristampata dal 1965) dipenda da un uso legato effettivamente al gioco o se sia legato alla bellezza grafica (che già da sola ne giustifica più che ampiamente l'acquisto).
Strumento per la creatività o raffinato oggetto di design da collezionare? Del resto perchè contrapporre questi due elementi? Riuscire a intrecciarli sarebbe la cosa più bella...
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