RIGOROSE GEOMETRIE - Gerrit Thomas Rietveld
Strutture scomposte. Giochi di linee, superfici e colori primari. Fedele ai principi del neoplasticismo, lo stile di Rietveld si esprime nella modulazione geometrica dello spazio ottenuta per mezzo della scansione di piani, sui quali agisce il "peso" diverso dei colori fondamentali: nero, rosso, giallo, blu e bianco.
Gerrit Thomas Rietveld applicò alla terza dimensione i concetti del movimento del De Stijl. Sviluppata dal pittore Piet Mondrian e dall'architetto Theo Van Doesburg, questa nuova corrente artistica prese l'avvio dal cubismo e si legò a un rigido ordine geometrico. Le forme erano austere, composte da elementi semplici: linee, quadrati e, tra i colori, quelli primari. La terza dimensione che Rietveld proponeva era priva di volume.
Sia nei suoi arredi che nelle sue architetture, piani e linee erano distribuiti in modo da toccarsi e mai intersecarsi. A Utrecht, all’interno di un tessuto urbano di case tradizionali olandesi, Rietveld progettava nel 1924 la Schroeder house. La forma era quella di un parallelepipedo decostruito, aperto su tre lati e sviluppato su due livelli. Al piano terreno attorno una scala a chiocciola, si sviluppavano spazi “tradizionali”; mentre il piano primo, un open space era in continua evoluzione. Ogni piano slittava e si ribaltava sull’altro per creare spazi mutevoli e cangianti, mentre gli oggetti rimanevano fissi al loro posto. La composizione neoplastica delle facciate sembrava evocare un quadro di Mondrian.
Per la 2° esercitazione: vedi sito web specifico delle "Lezioni di design” Twice Design Lessons -
http://ceciliapolidorideisgnlezioni2.blogspot.com/p/appunti-lezione-5-2-esercitazione.html) ho voluto realizzare la Berlin Chair utilizzando delle semplici tavolette di legno multistrato e dei listelli di legno, colorandoli a secondo dei classici colori utilizzati da Rietveld, ed assemblandoli tra di loro con l'utilizzo di viti.FASE DELLA REALIZZAZIONE DELLA BERLIN CHAIR:
RISULTATO DELLA MIA PRODUZIONE:
In questa immagine mostro un confronto visivo tra l’opera di Rietveldt e la mia riproduzione:
Trovarmi a lavorare per questa esercitazione assegnataci dalla Prof.ssa Cecilia Polidori (vedi sito web specifico delle “Lezioni di design”- Twice Design Lessons:
(http://ceciliapolidorideisgnlezioni2.blogspot.com/p/appunti-lezione-5-2-esercitazione.html) mi ha aiutata ad applicare fantasia e metodo compositivo, seguendo le "direttive" di un grande maestro come Rietveld.
Link di riferimento: